Con questa mentalità non vinceremo mai

“Con questi dirigenti non vinceremo mai”. Correva l’anno 2001, in una piazza Navona per l’occasione prestata al popolo di sinistra, prese la parola Nanni Moretti che relegò all’imperitura memoria i volti esterrefatti di Fassino e Rutelli. Tranquilli, nessuna piega strana. Siete ancora sul Napolista. Ma il grido di dolore dell’autore di Ecce Bombo riecheggia oggi […]

“Con questi dirigenti non vinceremo mai”. Correva l’anno 2001, in una piazza Navona per l’occasione prestata al popolo di sinistra, prese la parola Nanni Moretti che relegò all’imperitura memoria i volti esterrefatti di Fassino e Rutelli. Tranquilli, nessuna piega strana. Siete ancora sul Napolista. Ma il grido di dolore dell’autore di Ecce Bombo riecheggia oggi in noi tifosi del Napoli. Perché, diciamocelo, con questa mentalità non andremo mai lontano. Il nostro tafazzismo sembra non conoscere confini e questo autolesionismo reiterato non è definibile altrimenti se non col proverbiale diabolico.

E così succede che proprio alla vigilia di quella che al momento è senza dubbio la partita più importante della stagione, il Napoli e i suoi principali protagonisti portano in scena il teatrino dell’assurdo che già tante volte, purtroppo, ha scioccato noi tifosi. Proprio nel momento in cui dovremmo tutti serrare le file, mostrare all’esterno una compattezza granitica, la corazzata Napoli presta il fianco (e non solo) agli agenti esterni.

Cominciano i soliti noti, Mazzarri e De Laurentiis, con schermaglie sul contratto del tecnico di cui nessuno di noi avvertiva l’esigenza. Ma si può metter su una polemica del genere proprio adesso? Ma si può essere così sprovveduti da minare l’equilibrio e la concentrazione di una squadra nel momento topico dell’anno? Com’è possibile che in questa società non ci sia nessuno che sappia gestire la tensione che precede gli appuntamenti importanti?

Non ci sarà mai una grande squadra senza una grande società. E non ci sarà mai una grande società senza una mentalità da grande. Non pago, ieri sera Mazzarri ha rincarato la dose dichiarando che Calaiò non è adatto al nostro gioco. È incredibile, è un atteggiamento puerile. In vista della grande sfida comincia il gioco allo scaricabarile. Come se stessimo già pensando a come giustificarsi per il dopo. Un concentrato di inadeguatezza riscontrabile effettivamente solo nei dirigenti del partito di centrosinistra allora criticato da Nanni Moretti.

E come se non bastasse, ci si è messo anche Maradona. Ok, non è colpa sua, bensì dell’avvocato Pisani. Ma proprio adesso doveva arrivare Diego? A tre giorni dalla sfida con la Juventus? Non si poteva aspettare?

Con questa mentalità non vinceremo mai, purtroppo. Anche se qui sul Napolista – sia chiaro – non c’è alcuna voglia di arrendersi. Anzi.
Massimiliano Gallo

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