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Benvenuto a Skysport 24, dove se non tifi Inter, Milan o Juve sei quasi un fastidio

La lunga estate calda delle notizie sul Napoli è già cominciata. Rassegnatevi. Il modo migliore per seguire tutto (e farsi un fegato a mongolfiera) è accendere Sky. Forse qualcuno di voi sta pensando di abbonarsi, in vista di serie A, Champions e Mondiali. Io sono cliente da dieci anni, se permettete vi spiego un po’ di cose.

Skysport24 Hd
E’ il canale di riferimento per le news. 24 ore di aggiornamenti continui. Ci sono però alcuni problemi. Ad esempio, la scelta delle notizie. A Sky contano solo tre squadre: Juve, Milan, Inter (non necessariamente in quest’ordine, dipende dall’umore del direttore). Quindi armatevi di pazienza, perché i titoli sono così: (Voce femminile, volume altissimo, scorrono immagini fighissime, tutte effettate) “Juve!! Tutto su Higuain!! I Bianconeri all’assalto del supercampione argentino!!!”. Poi parla una voce maschile: (immagini di Balotelli in costume da bagno mentre si tuffa in una piscina stupenda attorniato da gnocche spaventose e brutti ceffi con basette assurde e occhiali da sole enormi): “E vi stiamo raccontando dei grandi piani del Miilaaan!!! E Balotelli dice Voglio vincereeee!!!”. Torna la voce femminile (immagini di Moratti che mostra il pollice alla telecamera): “E l’Inter insegue il riscattooo!!! Milito già si allena, i nerazzurri sognano lo scudettooo!!!”.

Poi la voce si fa più bassa, un po’ annoiata, quasi infastidita: “Andiamo a scoprire le trattative del Napoli. Sì, Jovetic ha firmato. Sissì, Osvaldo è a un passo. Ah, ci sono altri tre campioni nel mirino ma chi sono ve lo dico tra mezzora sennò cambiate canale. Ma adesso colleghiamoci col ritiro Juveee!!!”.

Sì perché i collegamenti in diretta riguardano solo le suddette squadre. I campi di allenamento delle strisciate sono ormai delle seconde case per noi dannati di Sky, ci sentiamo cittadini onorari di Appiano Gentile, Vinovo e Milanello. Le rare volte in cui si collegano con Roma o Napoli, lo spettatore ha un sussulto, ma anche l’inviato è profondamente sorpreso, allora si lancia in cronache concitate a velocità doppia del normale, sa che quel momento di gloria durerà pochissimo e cerca di dare in tre secondi tutte le notizie che ha raccolto nel corso di lunghi giorni di vana attesa.

Il momento più bello però è quando chiamano sedi veramente periferiche, tipo Catania o Cagliari. Lì si assiste a una commedia degli equivoci, perché lo studio centrale vuole sapere solo una cosa: se sulla squadra locale si è abbattuta una qualche sciagura (va da sé che questi collegamenti vengono attivati solo se la squadretta in questione dovrà affrontare una delle tre adorate squadre Sky). Allora il dialogo è più o meno così: (voce tonante dallo studio) “E’ un Cagliari con qualche assenza importante o sbaglio?” – “No (risponde una vocina timorosa dal buco di periferia) veramente la rosa, come dire, è in effetti tutta a disposizione del mister Pulga, che oggi ha effettuato due allenamenti tat…” – “Sissì, ma è un Cagliari in difficoltà negli ultimi tempi, Nooo?” – “Ehehm, in realtà nelle ultime cinque partite i rossoblù hanno ottenuto tre vittorie e due pareg…” – “Sì, d’accordo, ma i guai giudiziari di Cellino? Eh, come la mettiamo con i gravissimi guai giudiziari di Cellino? Eh?” – “beh, paradossalmente i problemi con la giustizia del presidente sembrano aver rinsaldato lo spogliat…” – “Vabbè vabbè. Grazie. Ora però dobbiamo dare spazio al nostro Marco Nosotti, in linea da Milanellooo!!!”

Per capire meglio le dinamiche è bene sapere un po’ di cose: il canale esiste dal 2008. All’inizio i conduttori erano tutti giovani e belli. Per scegliere le donne, devono aver lanciato il casting con un volantinaggio: “Eri la più carina della classe? Sky cerca proprio te!”. La tipologia femminile è un po’ quella: ex belle ragazze, post-giovani, un tempo campionesse mondiali del “Teladò Nonteladò Domani-sì adesso-no”. Nei primi mesi di lavoro, l’ormone del co-conduttore maschio era spesso in fibrillazione, si sprecavano battute galanti e apprezzamenti assortiti. Loro, le Girls, felici per aver ritrovato il clima da festa del liceo, replicavano alle velate avances con un sorriso di sufficienza, come a dire “E’ inutile che fai il fighetto davanti a telespettatori, io che ti ho visto in piedi lo so che hai il culo basso, per non parlare della pessima abitudine di mangiare il salame all’aglio che ti manda tua madre da Poggiorenatico”.

Poi, col tempo, i maschi ci hanno fatto l’abitudine. Anche loro, peraltro, hanno tutti un retroterra da sciupafemmine, al loro passaggio nel corridoio della scuola c’era sempre qualcuna che sussurrava “Che-carinooo” e così, anche per salvaguardare la reputazione passata, hanno assunto un atteggiamento noncurante. Le ex-ragazze ne hanno sofferto molto e hanno provato a cambiare registro: trucco sempre più marcato, sopracciglia dalle linee ardite, capigliature selvagge, rossetti hard e (soprattutto) tette alla Pippo Inzaghi, cioè eternamente sul filo del fuorigioco. Nulla da fare, gli ormoni dei colleghi sono rimasti in stato vegetativo. A ringalluzzire le inconsolabili sono rimasti solo gli ospiti occasionali, che mentre parlano in studio hanno brevi e inattesi momenti di afasia perché pensano “ammazza quanta fica qui a Sky”.

I direttori devono essersi accorti che qualcosa non andava più come un tempo, l’aria si era ammosciata e quindi hanno giocato pesante: a un certo punto reclutarono per la conduzione una vera modella, della serie “E mo vogliamo proprio vedere come vi regolate”. Solo che la prescelta aprì un’edizione delle news dicendo: “Un buongiorno da Lancini Francesca”, manco fosse al militare. Forse qualcuno in regia è svenuto dalle risate, forse qualcun altro, seduto su una poltrona di pelle umana, ha battuto un pugno sul tavolo, sta di fatto che Lancini Francesca ha ballato una sola estate.

Non contenti, quelli dei piani alti rilanciarono buttando in video una ex miss Italia, Tania Zampàro. Sì, l’accento andava sulla seconda “o”, forse per evitare le battutacce di quelle brutte merde dei meridionali. Zàmparo o Zampàro che fosse, la miss in quanto a gnoccaggine non si poteva discutere, purtroppo però aveva il sex appeal di una cicoria ripassata rimasta sul fondo del vassoio in un self service aziendale. Anche lei, sparita. A presidiare il campo, restano le ex carine, sempre più afflitte dalla mancanza di attenzioni.

Altro avviso: tutti i conduttori, maschi o femmine che siano, hanno un tragico accento settentrionale e usano termini tipo “Schiscio”, ignoti a chi risiede felicemente nell’Italia peninsulare. Anche quelli venuti da fuori si sono milanesizzati con rapidità zelighiana, quindi se azzardano la battuta risultano simpatici come la Fornero nelle giornate di cattivo umore. Felice eccezione: Vanessa Leonardi, romana de Roma, che quando compare ha l’aria di chi pensa “Sbrigamose che ‘n’amica mia stasera me prepara ‘na pajata da paura”. Occhioni da finta ingenua, piega della bocca carica di millenario scetticismo, la Leonardi è l’unica che vorresti abbracciare e dirle: “Coraggio, non mollare, ce la puoi fare e nel frattempo manda un curriculum alla Rai”.
Però le notizie in un modo o nell’altro ve le danno. Sul pezzo ci stanno. Certo, ci vuole pazienza e vi dovete abituare.
Giulio Spadetta
(1 – continua. Nella prossime puntate: Speciale Calciomercato, Ilaria D’Amico, il meraviglioso mondo delle telecronache)

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