Il gol di Britos a Milano è uno schema che ora tutti copiano. Ma per il fuorigioco di Insigne

C’è un’azione di Insigne che sta cambiando gli schemi sui calci di punizione. Una piccola azione nascosta, ma che su YouTube potete guardare a riguardare. E’ l’azione del primo gol a San Siro contro il Milan. Punizione lunga di Callejon, sponda di testa di Albiol, altra testa di Britos per il gol. Cosa c’entra Insigne? […]

C’è un’azione di Insigne che sta cambiando gli schemi sui calci di punizione. Una piccola azione nascosta, ma che su YouTube potete guardare a riguardare.

E’ l’azione del primo gol a San Siro contro il Milan. Punizione lunga di Callejon, sponda di testa di Albiol, altra testa di Britos per il gol. Cosa c’entra Insigne? C’entra, eccome. Perché Insigne spunta all’improvviso, tutto defilato a sinistra, mentre la palla arriva ad Albiol. Lo spagnolo colpisce di testa verso il centro dell’area, Lorenzo sta arretrando, corre all’indietro a piccoli passi rientrando dalla condizione di fuorigioco in cui si trovava. Un fuorigioco voluto. Mentre Callejon prendeva la rincorsa per crossare al centro, Insigne se ne stava tutto solo in fuorigioco, a passeggiare, a guardare le margherite sul prato. Uno schema. Esatto.
Farsi trovare in fuorigioco, piazzarsi in fuorigioco sui calci da fermo, è uno schema. Lo fanno in tanti, adesso. E’ un modo di sfruttare le nuove norme introdotte a inizio stagione. Quelle che di fatto hanno abolito il fuorigioco passivo, limitandolo solo al caso in cui il calciatore si trovi sotto gli occhi del portiere. Negli altri casi non si fischia. E se dal fuorigioco rientra, ad azione ormai avviata, quel calciatore può partecipare all’azione.
Qual è il vantaggio di piazzarsi in fuorigioco? Prendiamo il gol di Britos. Quando Insigne va a piazzarsi tutto defilato, a sinistra, in fuorigioco, come prima cosa distrae la difesa milanista. Poi pone una questione. Andare a marcarlo o no? Bel dilemma. Se io difensore scelgo di andare a marcarlo, slabbro la squadra, apro le maglie al centro dell’area, allungo la superficie di gioco utile per gli avversari. Se lo lascio libero, corro il rischio di ritrovarmi un uomo libero in area di rigore. Guardate il video, tenete d’occhio la parte in basso a sinistra, e immaginate cosa sarebbe successo se Albiol avesse appoggiato la sua sponda all’indietro e non verso il centro dell’area. Oppure se ci fosse stata una respinta corta. Insigne si sarebbe trovato smarcatissimo nel cuore dell’area del Milan. E’ stata un’intuizione dello staff tecnico di Benitez, che lavora molto su schemi e innovazioni da apportare. Un’idea che adesso in tanti stanno provando a copiare.
Il Ciuccio

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