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Se nel 1984 Enrico Fedele fosse stato il procuratore di Dirceu, avrebbe attaccato l’acquisto di Maradona

Al via la rubrica “Coverciano”, rubrica di satira su quel che avviene negli studi televisivi di Napoli parlando del Napoli.

E’ passata meno di un’ora dalla fine della partita Lazio-Napoli, quando Ivan Zazzaroni nel suo programma “Il bello del calcio” su Canale 21 si appassiona alla promozione di Eurobet e alle quote per Napoli-Udinese. Tutto questo senza che avesse giocato Mauri.
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Del resto, dopo la sigla, il programma era già iniziato con un bel numero. Un po’ tutti gli ospiti in studio esibiscono le loro severe perplessità sulla partita del Napoli, poi arriva Adriano Bacconi che li bacchetta: “Sarà che ho visto la partita in un’altra stanza, ma non sono d’accordo con voi. A me il Napoli non è piaciuto”.
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A quel punto, al direttore di Vg21, Gianni Ambrosino, lo devono mantenere. “Guarda che qui non siamo sette deficienti e uno solo ha capito tutto”. Vittorio Raio mette in campo tutta la sua cordialità: “Oppure siamo uno e sette”.
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Enrico Fedele fa le pagelle. Dà 4 e 3, oppure 3 e 4 a Britos e Albiol. Fedele è il procuratore di Paolo Cannavaro.
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Intanto, la concorrenza si adegua. Il moviolista di “Number Two” a Canale 34 fa vedere e rivedere il gol del 4-2 di Callejon. Dice che le immagini mostrano come lo spagnolo sia partito in linea. Gianni Di Marzio si inalbera, alza la voce, insorge. “Macché fuorigioco, il fuorigioco non c’è”. L’altro reagisce, Di Marzio replica. Insomma: vanno avanti due minuti prima di capire che stavano dicendo la stessa cosa.
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Adriano Bacconi, con la bacchetta di Rinus Michels in mano, dice che i mediani hanno sbagliato qua, gli esterni non hanno funzionato là, i centrali non ne parliamo. Le esequie del Napoli muoveranno domani dallo stadio Olimpico.
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Anche a Canale 34 fanno la radiografia alle giocate. “Guarda quello lì. Chi è quello lì che sbaglia?”. Fulvio Collovati, un campione del mondo, si cala negli abissi e dialoga con Eziolino Capuano.
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Enrico Fedele dice: “Quelli della vecchia gestione con Benitez hanno difficoltà”. Fedele è il procuratore di Paolo Cannavaro.
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Serata di grandi battute. “Armero deve tornare sopra al presepe di San Gregorio Armero” (Peppe Iodice). “Hai detto Tiki taka o Chi ti caca?” (Zazzaroni). Una specie di incrocio fra Groucho Marx e Lino Crispo.
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E’ in quel momento che Vittorio Raio sfida le vertigini. “Stasera è stata una bellissima gara a vedere chi era la difesa più scarsa”. Ha perso l’italiano.
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“Noi facciamo anche cronaca”, dice Gianluca Monti, della Gazzetta dello Sport.
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Fedele: “Finalmente stasera il Napoli ha fatto dei falli”. Fedele è il procuratore di Paolo Cannavaro.
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Se nel 1984 Enrico Fedele fosse stato il procuratore di Dirceu, avrebbe attaccato l’acquisto di Maradona.
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A proposito di mercato. “Il mercato a gennaio non è mai stato proficuo per il Napoli. A che serve comprare a gennaio?”, si chiede un sollevato Gianluca Gifuni, che ora finalmente può mettere in campo tutte le domande che non si poneva quando Radio Marte era la radio ufficiale.
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Su Sky, Riccardo Gentile aveva messo a dura prova lo spirito illuminista con cui la città guarda in genere la vita. “Entra in campo Floccari, castigatore storico del Napoli”.
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A Canale 21 si portano avanti con il lavoro e dicono che vincere la Coppa Uefa sarebbe un ripiego.
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Nel frattempo, Gianluca Monti ha un concetto che gli sta a cuore: “Noi facciamo anche cronaca, lo ripeto”.
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E mentre lo studio di Canale 21 dice che la Lazio in fondo non era granché e che questa vittoria vale quello che vale, la povera Titti Improta in collegamento dall’Olimpico si affaccia e attacca così: “Una vittoria scaccia crisi”. Il panico.
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Ballottaggio a due per la frase fair play della serata. Massimo De Luca, conduttore di Number Two: “Il bue chiama cornuto all’asino”. Italo Cucci: “L’Europa League non conta una mazza”.
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Ancora mercato. Senza peli sulla lingua, Gifuni dice pane al pane. “Cedere Hamsik e con i soldi incassati prendere Candreva. Me l’ha detto un tifoso, si chiama Gino”.
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Si compra o non si compra? Se lo chiedono pure a Canale 34. Ovviamente litigando. Per controllare le dichiarazioni di De Laurentiis, Toni Iavarone dice: “Dopo ci fermiamo nell’emeroteca della stazione televisiva e sfogliamo i giornali”. Non specifica se fumando la pipa o una gauloise.
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Ambrosino, forse stremato e per andare finalmente a letto, va al sodo: “L’assetto difensivo lo migliorerebbe Cannavaro”. Fedele quasi si offende: “No, no, non è questo il punto”. Ambrosino lo mette alle strette: “Non sto scherzando”. Fedele ci casca.
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Promo di Canale 21 per Campania sport, definito storico programma. E’ offerto da una marca di confetti. Ma i confetti almeno so’ freschi?
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Poi Canale 21 apre alle domande da casa. Dove si scopre una certa ansia di informazione: “Sapete se il Napoli torna in treno o in pullman?”.
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“Non voglio parlare più”, dice Fedele. Sono le 00 e 41. Altro che Zazzaroni, ci vorrebbe Tito Stagno. Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità.
Nando Deguti

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