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Sulle tv private va in onda il processo a Benitez. Il povero Sconcerti (che difende il Napoli) sembra un marziano

Che non tirasse un’aria rassicurante si è capito subito. “Higuain è un giocatore che non protesta mai e non rimprovera mai un compagno”. Prima di Napoli-Udinese Massimo Mauro semina il sospetto che lui quest’anno in tv abbia guardato soprattutto Sky Arte.
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E’ domenica pomeriggio quando Ilaria D’Amico dice che “il Napoli non è in grado di vincere più”. Sono passate meno di 24 ore dal 3-3 con l’Udinese, ma in fondo solo 6 giorni dal successo con la Lazio. Memoria corta, cortissima.
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E pensare che su Tv Luna, in apertura di “Febbre azzura”, Anna Di Chiara ce l’aveva messa tutta per dare enfasi alla vittoria dell’Olimpico: “Abbiamo espugnato quest’altra fatitica (sic) bestia nera tra virgolette”.
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Poi, al minuto 28 di Febbre Azzurra, Anna Di Chiara mostra la copertina del calendario della showgirl Marika Fruscio: sotto i merletti scuri e trasparenti lascia intravedere abbondanti rotondità, che graficamente richiamano uno 0-0.
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“Non credo che si possa pretendere tutto e subito. Il Napoli sta facendo molto, poi se si deve vincere per forza il campionato questi sono affari vostri”. Le frasi in difesa di Benitez, pronunciate a Sky, portano Mario Sconcerti dritto fra gli ospiti di “Number Two” su Canale 34 lunedì sera. Il povero Sconcerti impiegherà metà serata per capire che si trova in una tv locale napoletana e non in una di Catania a discutere di salvezza.
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Intanto, a Canale 21, a “Il bello del calcio”, Umberto Chiariello consegna la sua sentenza su Benitez. “Quest’uomo mi ha deluso dal punto di vista dell’intelligenza umana”. Non è ancora noto se la cosa sia reciproca.
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Il grande dibattito della serata sulle tv napoletane è ritiro sì-ritiro no. Enzo Montefusco, a suo tempo traghettatore del Napoli verso la serie B, guida la schiera di chi lo giudica indispensabile. Gianni Di Marzio si ribella: “Ma che dici? E allora ai giocatori togliamogli pure i tatuaggi”.
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A sostegno della tesi ritiro-sì, Antonio Corbo si lancia in un’accorata elegia di Carlos Bilardo, che nell’utilità dei ritiri credeva e lo definisce “uno dei più grandi allenatori al mondo”. Il Pampa Sosa, seduto lì accanto, ha un fremito: “Chi, Bilardo? Il peggior allenatore nella storia dell’Argentina”.
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Sconcerti parla e Ciro Venerato smania per farsi sentire mentre gli dà ragione. “Nettamente, nettamente”, il suo contrappunto. Sconcerti si interrompe: “Eh? Scusa, non ho capito”. Venerato: “Era un avverbio. Stavo rafforzando”. Giornalismo scomodo.
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Canale 34 vola altissimo con Anna Falchi, la quale parlando dell’indispensabilità di una grande difesa fa la parodia della lingua cinese e cita le massime di Sun Tzu, definendolo “un glande stlatega”. A quel punto in studio, qualcuno con un microfono inconsapevolmente aperto, ha un fremito: no, glande no.
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Sconcerti con la forza dei suoi quadernini smonta un po’ di luoghi comuni. “Solo nel 50% dei casi la squadra con la migliore difesa ha vinto lo scudetto dal dopoguerra a oggi. La squadra con il migliore attacco ci riesce invece nell’80% dei casi”.
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“A Napoli siamo nostalgici di qualche 0-0: ci avrebbe dato qualche punto in più e a Dortmund ci avrebbe consentito di passare il turno”. Toni Iavarone si infervora e lascia intendere il suo rimpianto per Pesaola. (Come se poi bastasse volere lo 0-0 per ottenerlo).
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A meno che il suo non fosse un omaggio subliminale a Marika Fruscio.
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Italo Cucci appena può evita di nominare Benitez. Lo chiama nell’ordine: “l’altro”, “questo signore”, “il Coerente”. Era il direttore del Guerin Sportivo quando difese la coerenza di Bearzot al Mundial ’82, ma gli anni passano per tutti.
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Filmato di un velenoso Mazzarri alla Domenica Sportiva: “Ho fatto 4 anni bellissimi. C’era da continuare il lavoro fatto da me”. Sconcerti, che con Mazzarri è in confidenza, rivela: “C’è una cosa che mi risulta Mazzarri rimproveri a De Laurentiis. Dice: a me prendeva i giocatori dal Bologna, io sono andato via ed è andato a prenderli dal Real Madrid”.
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Magari volesse prenderli solo dal Bologna. In realtà De Laurentiis voleva prenderglieli anche da squadre di più bassa classifica, per esempio dal Pescara e dal Lecce. Ma Verratti e Cuadrado, Mazzarri non li ha voluti.
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Altre rivelazioni. Corbo: “Cavani è stato isolato, venga qualcuno dello spogliatoio a smentirmi”. Raio: “Mi è stato detto all’interno dello spogliatoio che nel Napoli non gioca Cannavaro perché il Napoli rincula troppo”.
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A quel punto grosse risatone sul verbo rinculare, con un siparietto tra Raio e Zazzaroni che neppure i ragazzi di prima media.
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Frasi da ricordare. “Si deve sempre andare a tozzare il presidente” (Montefusco). “Io dico il mio parere, ma voi che volete da me?” (Gianni Di Marzio).
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Vittorio Raio rivendica di essere stato il primo ad aver detto che a De Laurentiis erano stati fatti spendere dei soldi in modo folle. Effettivamente Radio Marte ne ha parlato subito. Appena scaduto il contratto con il Napoli.
Nando Deguti

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