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Così funziona il sistema dei biglietti omaggio nel Napoli

Napoli – Il sistema dei biglietti omaggio per lo stadio San Paolo da dare in pasto alla Casta di Napoli lo spiega nei dettagli una voce da dentro. È quella di Alessandro Formisano, il plenipotenziario del presidente Aurelio De Laurentiis, di fatto il numero due della società di calcio partenopea. Sentito il 29 ottobre 2012 come testimone nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Napoli sul presunto utilizzo fraudolento di alcuni tagliandi, nella quale è bene sottolineare che i dirigenti del Napoli calcio non sono coinvolti, Formisano svela i segreti delle consuetudini per il rilascio degli ingressi gratuiti.
E RIVELA COME l’oligarchia napoletana – politici, magistrati, alti dirigenti e ufficiali delle forze dell’ordine – subissa la società sportiva di fax ed email in occasione delle partite casalinghe per accaparrarsi i posti migliori. A costo zero. “Per ogni incontro – afferma Formisano – riceviamo da Questura, Comando Carabinieri e Guardia di Finanza, Prefettura, Procura della Repubblica, Procura militare e parlamentari richieste di accrediti per circa 150/200 ingressi. Riceviamo dalle predette istituzioni elenchi nominativi dei beneficiari che nei limiti del possibile si cerca di soddisfare. Di regola le collocazioni sono tra tribuna d’onore e tribuna autorità”. E da quei settori destinati ai vip la partita si vede benissimo. Si tratta di ticket che si aggiungono ai 200 posti riservati a sindaco, assessori e consiglieri comunali in virtù di una convenzione tra il Napoli e il Comune che regola l’utilizzo del San Paolo, proprietà dell’ente pubblico. La convenzione prevederebbe 160 posti in tribuna autorità. Ma grazie a un accordo tra il Napoli e l’ufficio cerimoniale del Comune, i biglietti per gli amministratori comunali sono lievitati a 200, parzialmente dirottati però verso altri settori, tra la tribuna d’onore e la tribuna posillipo. Decisione presa perché spesso quei tagliandi finivano in mano a persone diverse dai politici che ne avevano diritto. “È conveniente per entrambe le parti – sostiene il collaboratore di De Laurentiis – il Comune riceve più biglietti, la società dispone di un numero più significativo di posti in tribuna autorità, strategicamente utile per l’accoglienza di investitori istituzionali in rapporto con la società”. Oltre a quelli per il Comune, Formisano precisa che “non esistono altri obblighi di legge o regolamentari che determinano rilascio di biglietti omaggio”. Gli altri tagliandi in circolazione sono frutto di una libera scelta del Napoli. Il dirigente calcistico ne fa un elenco: 120 per gli accreditati Figc (10 in tribuna autorità e 110 in tribuna centrale inferiore, biglietti che come si spiega in altra parte del verbale di solito non sono messi in vendita al pubblico, per la scarsa visibilità); un numero variabile per le scorte delle autorità; 800 biglietti per gli sponsor, sparpagliati in vari settori; 5 biglietti per ogni calciatore del Napoli e 2 per ogni componente dello staff, in tribuna speciale; 100 accrediti per le squadre avversarie; 15 biglietti tribuna autorità per la giunta regionale campana e 3 o 4 per la Provincia; e i circa 150/200 accrediti per i ‘potenti’ di Napoli.
CI SONO INFINE gli omaggi che non vanno alla Casta. Sono biglietti di serie B, circa 500 tagliandi di tribuna centrale inferiore riservati fino allo scorso campionato agli studenti delle scuole medie e superiori, ai minori delle case famiglia, ai loro accompagnatori e a soggetti disagiati. Previsti “in via sperimentale” dalla convenzione, ricorda Formisano, e assegnati dal Comune nell’ambito di progetti educativi e contro l’evasione scolastica. Progetti fino a pochi mesi fa seguiti dall’ex assessore allo Sport Pina Tommasielli che hanno consentito a decine di migliaia di ragazzi e di persone prive di particolari mezzi, di gustarsi la festa delle partite del Napoli. Ora la delega allo Sport è priva di assessore, ce l’ha ad interim il sindaco de Magistris. E quei biglietti si sono ridotti a 120.
Vincenzo Iurillo (tratto dal Fatto quotidiano)

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