ilNapolista

La difesa della Juve sembrava via Marina, lunga e piena di buche

– Causa traffico, non siamo arrivati a Fuorigrotta con il consueto anticipo.
Alle 20.10 abbiamo trovato un’atmosfera surreale: il solito parcheggio ma già senza l’abusivo, i soliti amici ma dileguati, il solito bar ma vuoto e senza la solita fila alla cassa, né quella per andare al bagno.
Ho capito che non avevamo sbagliato giorno o orario solo quando si sono levati una bordata di fischi e il coro “Juve perda”. “I giocatori avversari saranno appena entrati per il riscaldamento”, ho pensato.

– Come sempre è stato, questo scontro ha un sapore particolare. Va ben oltre il discorso sportivo. Ci sono condomini, amicizie e parentele che rischiano di sgretolarsi, se già scricchiolanti.

– Ricordi random al San Paolo. (Ci vorrebbe un articolo a parte).
Il tuffo di Zalayeta. Il giorno dopo, un amico juventino mi tenne al telefono 24 ore per dirmi: ladri, siete dei ladri. Dopo anni e anni di inferno e purgatorio, tornare in A, e vincere nello stesso modo a cui ci hanno loro abituato da quando esiste la palla e sentirsi chiamare nello stesso modo a cui sono abituati da quando esiste (o non esiste) il fischietto, fu una soddisfazione unica.
La punizione a due in area.
Punizione di Renica: il pallone che schizzò sull’erba e s’infilò in mezzo alle gambe di Tacconi.
La tripletta della testa di Cavani.
Il 119′, la faccia di Renica e il gol di Laudrup annullato che tirano fuori ogni lunedì successivo a qualche bel furtarello domenicale che osiamo rimarcare.
Le 5 pappine della SuperCoppa prima del tramonto.
La Sua doppietta nel ’90.
Lo striscione senza troppe iperboli esposto in curva B un milione di anni fa “Juve Perda”. Con la M maiuscola.
I migliori (unici) 45 minuti azzurri di Saber e il gol di Del Piero, su passaggio di Baldini, che non segnava su azione da 14 anni.
Un 2-3 con Massimo Mauro (nel Napoli) che si lanciò in area al 90′ per cercare un improbabile rigore, pensando ancora, forse, di vestire la maglia bianconera.
Un rigore (segnato) di Hamsik fatto ripetere dall’ottimo Tagliavento perché troppo uomini erano già dentro l’area. Un rigore (sbagliato) di Hamsik non fatto ripetere dall’ottimo Tagliavento nonostante stessero gli stessi uomini in area.
Le facce di Trezeguet e Del Piero in panchina dopo una paliata memorabile.
Una sforbiciata di Cannavaro.

– Stavolta sono entrato sulle note dei Pink Floyd: The wall.
Ho pensato ad Albiol.

– Gli allenatori hanno presentato le migliori formazioni possibili. Per il Napoli: Insigne per Mertens, non ancora al 100% ed Henrique a destra per Reveillere, non ancora al 5%. Per la Juve, l’Osvaldo furioso per lo squalificato Tevez, Caceres per l’infortunato Barzagli ed Orsato per Rizzoli, spedito a far danni a Reggio Emilia.

– Il Napoli è partito subito sparato:
Inler ha tirato dalla stessa posizione dello scorso anno, stavolta di destro. Tiro loffio, deviazione e Calle da tre metri ha fatto fare bella figura ai riflessi di Buffon.
Mischione in area, dopo un buon cross di Henrique, e gol di Hamsik giustamente annullato. Ci sono centimetri e centimetri.
Sulla destra, Jotto ha servito Henrique per il cross, dopo un suo bel tacco. Hamsik ha deviato quasi d’istinto e Buffon ha di nuovo compiuto un prodigio, salvandosi in calcio d’angolo.

– Henrique, per me, è stato uno dei migliori. Nel primo tempo ha spinto tantissimo e nella ripresa ha controllato. Sempre mettendoci grinta e corsa. Non per altro, e credo sia la prima volta, Asamoah è stato carbonizzato e sostituito.

– Al 20′, finalmente, si è vista la Juve. Lancio di Chiellone, in versione Del Grosso, per Lichtsteiner non sul primo, ma sul secondo cartellone pubblicitario. Lo svizzero, non potendo protestare con l’arbitro, ha cazziato Pogba, ieri in versione Codrea.

– Se esistessero arbitri normali in Italia, Lichtsteiner potrebbe partecipare solo a dei sit-in.

– 5 minuti dopo, la Juve ha tirato anche in porta: sponda di Llorente, in versione Bogdani, e passaggio sempre di Lichtsteiner, in versione Mannini, tra le mani di Reina. In questo caso, l’esterno bianconero se l’è presa con Osvaldo.

– Bellissima l’azione successiva. Ghoulam, ottimo anche lui, ha lanciato lungo Insigne che ha crossato rasoterra in area. Tutti sono stati colti in contropiede, non Calle che è arrivato da dietro. Tiro potente, ma centrale. Buffon stavolta, senza plateali voli, non ha dovuto trasformarsi in Pagliuca.

– Fantastico Orsato di Schio (senza la effe) quando, di spalle, ha attivato gli occhi dietro la nuca e ha ammonito Inler dopo uno scontro.

– Il Napoli ha continuato a spingere e al 40′ è passato. Lancio perfetto di Insigne verso il centro dell’area, solito taglio di Calle e gol. Se Buffon avesse parato anche quello, lo avrei paragonato a Reina.

– Spesso ci chiediamo come faccia Calle a giocare con questa costanza. Per me, ha il tipico fisico tutto nervi e pochi muscoli: non produce acido lattico. Bensì liquido amniotico.

– Nell’azione della rete non ho esultato subito, ma ho guardato, per deformazione, il guardalinee.

– Ho saputo poi che in tv hanno riesumato il telebeam per dimostrare che l’orecchio di Calle fosse al di là. Asamoah sicuramente è andato nell’aldilà.

– A fine tempo, spettacolare svirgolata in rovesciata di Osvaldo, in versione Maccarone. Ho pensato che a SkyJuve24 certamente la useranno per qualche sigla.

– Nell’intervallo non ho perso la concentrazione fino a una domanda dell’amico Giuffrè: a proposito, sapete quand’è il trigesimo di Zuniga?

– Nella ripresa il Napoli si è abbassato e ha lasciato sapientemente il possesso al Siena per cercare di colpirlo in contropiede.

– Al 1′, a Llorente, in versione Ghezzal, è stato fischiato un fallo in attacco: esterrefatto.

– Ottima serpentina di Hamsik poco fuori area ed atterramento di Bonucci, in versione Portanova. Ammonito: esterrefatto. Punizione di Ghoulam di fino ed ennesimo volo di Buffon, in versione Pegolo.

– Poco dopo, ammonito anche Lichtsteiner (non per proteste). Allucinante. Nella smorfia, il suo cartellino giallo fa 91.

– Poi ho sentito la curva intonare il mio nome. Da bambino lo sognavo. Ieri ci ho ripensato…

– Pandev, entrato al posto del Gonzalone, ha servito Hamsik. Tiro da fuori area e parata facile di Buffon.

– Hamsik ha lasciato i piombi a casa e ieri ha fornito una prestazione decisamente positiva.

– Reina ha passato con le mani Pandev sull’esterno sinistro del centrocampo. Lancio quasi a occhi chiusi del macedone verso l’area. Controllo perfetto di Mertens, entrato al posto di Hamsik, che ha prima resistito alla pressione di Marchisio, in versione Bolzoni, e poi ha lasciato partire un diagonale che nemmeno Zamora avrebbe potuto parare.

– Ho avuto un mancamento. Lo speaker urlava “Dries” e io non ce l’ho fatta a rispondere.

– Comunque, ieri Reina è stato più determinate per la precisione e la celerità dei passaggi che tra i pali. Tra i pali avrebbero potuto giocare anche Andujar o Valdir Peres.

– Eccetto Reina, s.v., tutta la nostra difesa ha giocato alla grande, ma bene tutti ed il migliore, anche per me, è stato Insigne. Ieri ha fatto anche il terzino.

– Invece, la difesa della nazionale, a parte il mio omonimo, mi è sembrata come Via Marina. Lunga e piena di buchi

– A pochi secondi dal termine, Chiellone, in versione Contini, ha evitato di usare il solito gomito e ha scalciato involontariamente Mertens che è rimasto a terra. Quell'”involontariamente” a me ha ricordato la storia di “al lupo al lupo”.

– Se esistessero arbitri normali in Italia, Chiellone in campo non verrebbe mai sanzionato. Perché sarebbe fuori a scontare squalifiche ogni domenica.

– Al 90′ abbiamo visto il cartello luminoso col numero 6. Ho pensato che stesse entrando Tricella. Poi ho capito che erano i minuti di recupero. Giusto: 6 sostituzioni, l’ingresso di 4 barelle, l’invasione di campo dei bersaglieri, i 30 secondi in cui Pirlo, in versione Vergassola, non è riuscito a tirare un angolo e il minuto di silenzio per la prima ammonizione per simulazione di Vidal, ieri in versione Reginaldo, hanno fatto giusto 6 minuti.

– Unico neo della lezione di ieri sera: a fine partita, volevamo intonare la loro canzone per sfotterli. Ho cercato su internet, ma è uscito fuori solo il coro “quel mazzolin di fiori”.

– Onestamente il 2-0 (come quello di coppa Italia) è un risultato bugiardo. Come la classifica del resto. Tra noi e il Siena visto ieri, ci sono almeno 4 palloni di differenza.
La mia goduria è stata ed è invece reale.

– Il – 17 è invece riferito ai campionati da revocare.

– Ho poi letto il tweet di DeLa su Sky e sulla D’Amico. Ma ha polemizzato con SkyJuve o voleva sfottere Buffon?

– Infine, a casa, ho sentito le interviste dei protagonisti. Come sempre, Conte, in versione Sannino, si è comportato da gran signore. Ha ammesso la sconfitta, ha fatto i complimenti al Napoli riconoscendone il merito, non ha cercato scuse, non ha pianto, non ha commentato gli episodi e ha simpaticamente anticipato l’editoriale de il Sole 24 ore di stamattina. Pare che spieghi come si devono spendere i soldi per vincere una facile Champions.

– Scusate, vi lascio, corro subito a comprarlo.

– Queste sono quelle vittorie che niente fanno, ma ti aggiustano la bocca. Ora non fermiamoci più.

Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.
Gianluigi Trapani

ilnapolista © riproduzione riservata