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L’acquisto più importante dovrà essere Reina

Diciamo la verità, l’intervista rilasciata da Rafa Benitez a un’emittente spagnola non è il massimo della distensione. Ma non c’è nemmeno da essere angosciati. Le carte ormai sono scoperte. L’allenatore vorrebbe che il Napoli cominciasse seriamente a lavorare alla realizzazione di un progetto di crescita; progetto, è stato detto mille volte, che riguarda più le strutture che non i giocatori in sé. Benitez ha rinviato ogni notizia sul futuro a un incontro che si terrà a breve tra lui, De Laurentiis e la dirigenza. L’ipotesi di un addio immediato sembra francamente inverosimile (il presidente ne uscirebbe malissimo e anche l’allenatore, a dire il vero, darebbe la sensazione di una fuga). Restano due le strade: onorare il secondo anno di contratto e poi decidere più avanti (ipotesi certamente non auspicabile, che ci riporterebbe a quella poco gradevole sensazione di addio annunciato che abbiamo già vissuto con Mazzarri) oppure un rinnovo – si dice fino al 2017 – che consoliderebbe il matrimonio tra Rafa e il Napoli e sarebbe la premessa ideale per quel salto di qualità di cui Benitez parla ormai da tempo.

In attesa di sapere quel che accadrà, noi scriviamo come se Rafa avesse allungato il contratto fino al 2017, come se il Napoli potesse ragionare in vista anche di un dopodomani, non solo di un domani. E ci piace partire dalle fondamenta. Il mercato del Napoli sembra essere chiaro: ci saranno almeno due acquisti a centrocampo, si cerca un vice Higuain, forse arriverà un altro difensore centrale (ma non è detto, dipende anche dai centrocampisti che arriveranno) e magari un’altra mezzapunta. Insomma, oltre Koulibaly, già acquistato, dai quattro ai cinque innesti. Non di più.

C’è però un tassello importante, oseremmo definirlo fondamentale. Il ruolo del portiere. Lo scorso anno fu dalla scelta del doppio portiere che ci accorgemmo di avere a che fare con un allenatore dalla diversa mentalità. In pochi lo hanno sottolineato, ma se il Chelsea non avesse dato in prestito il portiere Courtois all’Atletico Madrid ora, probabilmente, sarebbe in finale di Champions. Quindi il nodo più importante da sciogliere per la prossima stagione è quello relativo al numero uno. Rafael ha dimostrato di essere davvero bravo. Ma in estate sarà reduce da un infortunio; non possiamo certo disputare i preliminari senza sentirci adeguatamente protetti. Bisogna a tutti i costi trattenere Reina. Per svariati motivi. Innanzitutto perché è il nostro leader. Per carità, non è stato immune da errori quest’anno, ma il senso di sicurezza che ci infonde Reina non ce lo trasmette nessuno. È il calciatore, forse insieme con Callejòn ma più di Callejòn, che è entrato subito in sintonia coi napoletani. In una parola, ci siamo innamorati, lo sentiamo uno dei nostri.

La stagione appena conclusa ha dimostrato che la permanenza di Reina non si tradurrà in un accantonamento di Rafael. Ci saranno – speriamo – tante partite da giocare. E il portiere brasiliano avrà l’opportunità di confermarsi e di crescere ulteriormente. Ma noi i preliminari di Champions dobbiamo giocarli con Pepe in porta.
Massimiliano Gallo

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