Dipenderà, come detto da Spadafora, dalla curva del contagio. Non si potrà giocare ad ogni costo ma Conte vuole dar al calcio la possibilità di giocare
La palla è nelle mani del presidente del Consiglio. Ieri vi abbiamo riferito del pressing del fronte del sì, con alcuni presidenti cher hanno ventilato la minaccia di portare il governo in tribunale in caso di ulteriore stop. Di ulteriore traccheggiamento.
I tempi del calcio non sono quelli della politica. Giuseppe Conte è per il ritorno in campo, potrebbe decidere già nel prossimo consiglio dei ministri. Si potrebbe ripartire il 14 giugno, il week-end del 14 giugno.
Ma nulla è già deciso. Come ha ribadito il ministro Spadafora, dipende dalla curva del contagio. Bisogna scavallare lo scoglio del protocollo, stabilire come comportarsi in caso di positivo. C’è da arginare il nodo maxi-ritiri che in Spagna sono stati definiti incostituzionali dai calciatori.
La strada non è così in discesa come parrebbe. Ma sarà l’evoluzione della pandemia a definire il futuro del calcio. Non si potrà giocare ad ogni costo. Si giocherà se ci saranno le condizioni.