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Alla Roma non basta Dovbyk, De Rossi non vince nemmeno col Genoa: 3 punti in 4 partite

Mala tempora per i paladini dell’estetica. In difficoltà anche il cocco della stampa De Rossi. Il Genoa pareggia al minuto 96

Alla Roma non basta Dovbyk, De Rossi non vince nemmeno col Genoa: 3 punti in 4 partite
Roma's Italian head coach Daniele De Rossi reacts during the Italian Serie A football match between Juventus and Roma at Allianz Stadium in Turin, on September 1, 2024. (Photo by Isabella BONOTTO / AFP)

Alla Roma non basta Dovbyk, De Rossi non vince nemmeno col Genoa.

L’aritmetica non inganna. Per la Roma di De Rossi siamo a tre punti in quattro partite, frutto di tre pareggi e una sconfitta (quella in casa contro l’Empoli). Se avesse cominciato così Mourinho, gli pesudo-puristi, i paladini dell’estetica, ci avrebbero scartavetrato tutto lo scartavetrabile. Poiché in panchina c’è De Rossi, uno dei cocchi dell’informazione made in Italy, si fischietta facendo finta di nulla.  La Roma è quindicesima in classifica.

Eppure oggi De Rossu una mossa l’aveva indovinata: in panchina Soulé strapagato alla Juventus, come se fosse davvero Dybala. In più in panca pure Lorenzo Pellegrini ieri blandito da De Rossi in conferenza stampa e oggi spedito fuori dagli undici titolari. Puer Paredes, dopo i complimenti di ieri, è finito in panchina.

Nel primo tempo, la Roma ha giocato meglio e ha segnato con Dlvbyk al suo primo gol in Serie A dopo una serie di sciagurate occasioni fallite (la più clamorosa a Cagliari). Nel secondo tempo, invece, meglio il Genoa. De Rossi si è coperto con Hermoso al posto di Selemaekers. Il fortino, o pseudotale, ha retto fino al recupero. Poi è arrivata la rete di De Winter al minuto 96 che è saltato di testa proprio tra Hermoso e Ndicka. Pochi istanti prima, Danielino (così lo chiamano nella capitale) si era fatto espellere.

De Rossi: «Paredes, Cristante e Pellegrini non vengono rispettati, tirano la carretta da anni»

De Rossi, allenatore della Roma, nella conferenza stampa alla vigilia della partita di Marassi contro il Genoa ha difeso i “senatori” della sua squadra. Per lui sono stati troppo spesso criticati ingiustamente.

L’affondo a difesa dei senatori della Roma:
«Paredes, Cristante e Pellegrini spesso in questa città vengono rispettati meno di quello che dovrebbero. In quei sei mesi abbiamo fatto 2 punti di media a partita con loro tre. Sono giocatori importanti che ci danno una grande mano. Rispettiamo anche quelli che stanno qui a tirare la carretta da anni. Questi giocatori cerchiamo di farli sentire amati. La loro parte l’hanno sempre fatta».

Dovbyk rientra dall’infortunio. Ci sarà contro il Genoa:
«Dovbyk è pronto per giocare e giocherà. Hummels e Hermoso ci permettono di avere più varianti, li ho visti in forma, pronti per scendere in campo».

E su Zalewski fuori rosa dice:
«Di definitivo non c’è nulla, è una decisione che ha comunicato a me la società. La scelta deriva dal contratto in scadenza. Se rinnova penso possa reinserito. A maggio lo consideravo tra i cedibili, nel pre-campionato l’ho visto diversamente e gli ho dato fiducia».

Sulla partita contro il suo ex compagno di nazionale Gilardino:
«Le incognite legate alla condizione dei calciatori sono tante. Loro sono tosti e ordinati, ma sono sicuro che noi saremo pronti mentalmente e fisicamente. Koné lo abbiamo scelto per le sue caratteristiche: dà più libertà ai nostri giocatori offensivi. I nuovi devono avere tempo di conoscere meglio i compagni».

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