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Conte è passato da un centrocampo XS a un centrocampo XL (Corsport)

Aveva solo Anguissa e Lobotka, ora ne ha cinque oggi per due posti. Il 4-3-3 può essere la chiave per valorizzare i nuovi acquisti

Conte è passato da un centrocampo XS a un centrocampo XL (Corsport)

Conte è passato da un centrocampo XS a un centrocampo XL (Corsport)

Scrive il Corriere dello Sport con Fabio Mandarini

Conte, sarto-allenatore, è passato da un centrocampo XS a uno XL: Anguissa, Lobotka, McTominay, Gilmour, Folorunsho. E così, beh, l’idea di lanciare innanzitutto McT uomo di intensità e ritmo, gol e assist – senza rinunciare ad Anguissa e Lobotka va di pari passo con la metamorfosi della mediana. Da due a tre. Che fa rima con il 4-3-3: non è una questione di trend o di vecchie abitudini, no, ma soltanto la chiave che permetterà di valorizzare le qualità dei nuovi acquisti senza alterare gli equilibri. E anzi, magari, garantendone di nuovi e ulteriori: la fattibilità del passaggio gira intorno alla ricerca di questi dati e questi valori. Conte apre, ha già aperto alle mutazioni genetiche e alla duttilità: sta provando da qualche giorno con una certa frequenza il sistema alternativo insieme con il 3-4-2-1 sul quale ha fondato, per forza di cose, per questioni di rosa e di numeri, l’intera preparazione estiva.  

Conte: «Non si cambia sistema di gioco da un giorno all’altro, né per moda o per tradizione»

Ecco stralci della conferenza stampa di Conte a due giorni da Cagliari-Napoli in programma domenica alle ore 18.

Napoli sempre tra i favoriti

«Mi porto sempre dietro grande pressione, ho vinto tanto in passato e ci si aspetta sempre tanto da me. Lo avete detto da sempre, anche quando mancava mezza squadra. Non mi sottraggo, la pressione non mi spaventa. De Laurentiis ha parlato di anno zero, per me non è proprio l’anno zero ma siamo partiti per una profonda ricostruzione. se prendi sette giocatori e 12-13 vanno via, è in atto un cambiamento importante. So quali sono le aspettative nei miei confronti, l’unica mia arma è il lavoro per dare risposte importanti».

Il sistema di gioco.

«Veniamo da due mesi e mezzo di lavoro su un sistema, mi aspetto miglioramenti. Ci saranno situazioni su cui lavorare, stiamo valutando. Devo cercare l’abito migliore per il Napoli. Non si inventa da un momento all’altro però ci stiamo lavorando per la soluzione migliore che dia equilibrio tra fase offensiva e difensiva».

Il 4-3-3

«Parto da un presupposto: non si può pensare che vai in un club e vedi come hanno giocato negli anni. Bisogna vedere i giocatori che hai. Prima era impossibile adottare altre soluzioni. Oggi si aprono nuovi orizzonti, nuove disponibilità. Sui sistemi di gioco c’è da lavorare sia in fase offensiva sia difensiva. Anche col nostro sistema posto importanti basi eventualmente anche per fare aggiustamenti che potrebbero venire in corso d’opera. Dovessimo fare cambiamenti, sarebbe per trovare abito migliore, non per mode, antiche tradizioni, storia».

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