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Conte: «È un anno e mezzo che non vinciamo tre partite di fila, è un grande stimolo»

A Sky: «Con Lukaku abbiamo avuto l’opportunità di lavorare durante la sosta per le Nazionali per metterlo in forma. Ha margini di miglioramento»

Conte: «È un anno e mezzo che non vinciamo tre partite di fila, è un grande stimolo»
Napoli's Italian head coach Antonio Conte looks on as he sits on the bench during the Italian Serie A football match SSC Napoli against Bologna FC 1909, at the Diego Armando Maradona Stadium in Naples on August 25, 2024. (Photo by CARLO HERMANN / AFP)

Conte: «È un anno e mezzo che non vinciamo tre partite di fila, è un grande stimolo».

A Sky il tecnico prima di Cagliari-Napoli.

«Da più di un anno e mezzo non vinciamo tre partite di fila, dev’essere un grande stimolo. In questa prima parte c’è grande difficoltà da parte di tutti. Il mercato è finito tardi, ci sarà un periodo di assestamento e ambientamento per tutti. In quetso periodo bisogna fare più punti possibile, è sempre la ricetta per essere sereni».

Lukaku

«Romelu è arrivato a tre giorni dalla chiusura del mercato. Abbiamo avuto l’opportunità di lavorare con lui durante la sosta per le Nazionali, abbiamo lavorato per metterlo in forma. Ha ancora margini di miglioramento, per noi rappresenta un calciatore importante».

Cagliari-Napoli, le parole di Conte in conferenza

Conte presenta in conferenza stampa Cagliari-Napoli, match della quarta giornata di Serie A che si terrà domenica alle 18.

I cento giorni

«Cento giorni molto molto intensi, si è dovuto lavorare non solo in campo ma anche molto fuori dal campo, abbiamo lavorato veramente tanto a 360 gradi, questi giorni hanno dato un indirizzo a me e al Napoli. I nazionali sono tornati in buone condizioni. Kvara ha avuto un problema alla caviglia, vedremo negli ultimi due giorni»

Napoli sempre tra i favoriti

«Mi porto sempre dietro grande pressione, ho vinto tanto in passato e ci si aspetta sempre tanto da me. Lo avete detto da sempre, anche quando mancava mezza squadra. Non mi sottraggo, la pressione non mi spaventa. De Laurentiis ha parlato di anno zero, per me non è proprio l’anno zero ma siamo partiti per una profonda ricostruzione. se prendi sette giocatori e 12-13 vanno via, è in atto un cambiamento importante. So quali sono le aspettative nei miei confronti, l’unica mia arma è il lavoro per dare risposte importanti».

Il sistema di gioco.

«Veniamo da due mesi e mezzo di lavoro su un sistema, mi aspetto miglioramenti. Ci saranno situazioni su cui lavorare, stiamo valutando. Devo cercare l’abito migliore per il Napoli. Non si inventa da un momento all’altro però ci stiamo lavorando per la soluzione migliore che dia equilibrio tra fase offensiva e difensiva».

Gilmour e McTominay

«Ottime impressioni, sono due ragazzi seri, li ho conosciuti in Premier da avversari. Ci alzano il livello, portano competizione. Questa deve essere la nostra strada, cercare di creare nel tempo rosa competitiva dove ci sia competitività nella rosa, dove non ciano prestabiliti, in modo da non ragionare da provinciali ma da club che ha voglia e ambizione di competere per qualcosa di importante».

Il Cagliari

«Ho grande considerazione per Nicola allenatore sottovalutato. Squadra e ambiente che ci hanno dato sempre soddisfazioni. Cerchiamo continuità di prestazioni. È da più di un anno e mezzo che non riusciamo a fare tre partite consecutive. Dopo la sosta è sempre una bella incognita, per tutti, anche per loro. È un impegno di importante difficoltà».

Il Napoli.

«Già faccio parte di questa storia, anche se solo da cento giorni. Mio lavoro è appena iniziato. Sempre più difficile trovare famiglie, famiglie italiane, che si impegnino in questa maniera per una squadra e una piazza importante come Napoli. Va riconosciuto grande merito per il percorso, dalla Serie C a livelli importanti. Anche la sua commozione nel parlare di quetsi venti anni fa capire quando la sua famiglia si è impegnata con Napoli, i napoletani e per la Società Calcio Napoli. Ha parlato di continuare crescita non solo in campo ma anche extra campo. In Inghilterra so l’importanza che riveste un centro sportivo, far respirare a tutti la stessa area, la stessa mentalità. Quando sono arrivato ad Appiano, era un disastro. Abbiamo lavorato tanto, oggi è un fiore all’occhiello. Penso che il Napoli abbia raggiunto livello importante».

Dopo il Cagliari c’è la Juventus

«Parliamo prima di non essere provinciali, la prossima è tra virgolette la più importante. È da più di un anno e mezzo che no vinciamo tre partite consecutive, focus sul Cagliari. Dopo vediamo chi c’è in calendario. Dobbiamo avere i paraocchi, avere il nostro percorso».

A Cagliari partita sporca
«È importante sporcarsi le mani, ci sono partite dove tutto fila liscio e dove devi sporcarti le mani, devi pareggiare quantomeno la cattiveria agonistica, l’intensità, la voglia di fare risultato, pensare di esser troppo belli spesso e volentieri quando ci sono le difficoltà devi essere meno bello, ripiegamento, contrasto, raddoppio, non perdere duelli, devi essere sul pezzo. L’anno scorso abbiamo subito 48 gol, è dipeso dal fatto che le mani non ce le siamo sporcate. Gruppo di ragazzi intelligenti e disponibili».

Il 4-3-3

«Parto da un presupposto: non si può pensare che vai in un club e vedi come hanno giocato negli anni. Bisogna vedere i giocatori che hai. Prima era impossibile adottare altre soluzioni. Oggi si aprono nuovi orizzonti, nuove disponibilità. Sui sistemi di gioco c’è da lavorare sia in fase offensiva sia difensiva. Anche col nostro sistema posto importanti basi eventualmente anche per fare aggiustamenti che potrebbero venire in corso d’opera. Dovessimo fare cambiamenti, sarebbe per trovare abito migliore, non per mode, antiche tradizioni, storia».

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