ilNapolista

Conte: «Gilmour e McTominay? C’è bisogno di concorrenza, dobbiamo ragionare da grande club»

«Dobbiamo cercare di creare nel tempo una rosa competitiva dove ci sia concorrenza, non ragionare più da provinciali»

Conte: «Gilmour e McTominay? C’è bisogno di concorrenza, dobbiamo ragionare da grande club»
Scotland's midfielder #08 Billy Gilmour (R) celebrates with Scotland's midfielder #04 Scott McTominay after scoring the team's first goal during the UEFA Nations League League A Group 1 football match between Scotland and Poland, at Hampden Park stadium, in Glasgow, on September 5, 2024. (Photo by ANDY BUCHANAN / AFP)

Conte: «Gilmour e McTominay? C’è bisogno di concorrenza, dobbiamo ragionare da grande club»

Ecco come ha risposto Antonio Conte alla domanda su Gilmour e McTominay

Gilmour e McTominay

«Ottime impressioni, sono due ragazzi seri, li ho conosciuti in Premier da avversari. Ci alzano il livello, portano competizione. Questa deve essere la nostra strada, cercare di creare nel tempo rosa competitiva dove ci sia competitività nella rosa, dove non ci sono ruoli prestabiliti, in modo da non ragionare da provinciali ma da club che ha voglia e ambizione di competere per qualcosa di importante».

Gilmour, McTominay, cosa aveva scritto Alfonso Fasano

E ora andiamo a riprendere il concetto di titolari che vi avevamo suggerito di tenere a mente. Come detto in apertura, uno dei motivi che spingerebbe Conte al cambio di modulo sarebbe la volontà/necessità di valorizzare i nuovi acquisti, Scott McTominay e Billy Gilmour. Con l’attuale 3-4-3 e tenendo conto dell’intoccabilità di Lobotka e Anguissa, i due centrocampisti scozzesi non sarebbero parte di un’ipotetica formazione-tipo. Ecco, questa è una lettura da calcio mesozoico, cioè completamente fuori dal tempo. Per due motivi principali.

Motivo numero uno: viviamo ormai stabilmente nel calcio delle cinque sostituzioni e delle partite che durano 100 minuti e anche di più, un contesto in cui un allenatore può – anzi: deve – incidere non solo con il lavoro in settimana e le scelte relative alla formazione iniziale, ma anche attraverso le letture a gara in corso, i cambi di uomini e di posizioni in campo. E allora, proprio in virtù del loro status e delle loro potenzialità, McTominay e Gilmour (e anche Folorunsho, in verità) devono essere considerati dei co-titolari. Degli elementi equipollenti a Lobotka e Anguissa.

Motivo numero due, ancora più interessante: McTominay e Gilmour (e anche Folorunsho) devono essere uno stimolo, per Anguissa e Lobotka. E lo saranno. In che senso? Semplice: da ora in poi i due centrocampisti del Napoli dovranno far fronte a una reale concorrenza interna. Se vogliono continuare a essere considerati intoccabili, inamovibili, saranno costretti a rendere. Sempre. E sempre al massimo. Perché, lo ripetiamo, il passato non può e non deve essere considerato una fortezza inattaccabile. Nel calcio, così come anche in tanti altri settori della vita, gli status privilegiati non sono eterni. Sono sempre in discussione, sono legati al rendimento offerto in campo. Il resto, anche in questo caso, è maledetta nostalgia.

ilnapolista © riproduzione riservata