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Endrick non passa né a Mbappé né a Vinicius e segna. Rüdiger: «senza il gol sarebbe stato un grosso problema»

In Real Madrid-Stoccarda l’egoismo dei 18 anni premiato dalla papera del portiere. Ancelotti: «tiene huevos»

Endrick non passa né a Mbappé né a Vinicius e segna. Rüdiger: «senza il gol sarebbe stato un grosso problema»
Real Madrid's Brazilian forward #16 Endrick celebrates scoring his team's third goal during the Spanish league football match between Real Madrid CF and Real Valladolid FC at the Santiago Bernabeu stadium in Madrid on August 25, 2024. (Photo by Pierre-Philippe MARCOU / AFP)

Gol all’esordio in Champions a soli diciotto anni per Endrick che ha chiuso Real Madrid-Stoccarda. Lo ha aiutato il portiere avversario ma ciò di cui tutti parlano è che si era in un contropiede cinque contro due e non ha passato né a Mabppé né a Vinicius. Ha chiuso, ha tirato e il portiere lo ha fatto passare per dirla alla De Gregori.

A 18 anni il talento brasiliano del Real Madrid ha segnatola prima rete in Champions. È entrato a 20 minuti dalla fine al posto di Bellingham, si era ancora sull’1-1. È stata una partita complicata per la squadra di Ancelotti che è tornata in vantaggio solo al minuto 83 con un colpo di testa di Rüdiger su corner di Modric.

Poi il 3-1. Non esattamente irresistibile il tiro del brasiliano. Endrick ha però sorpreso il portiere avversario che si è pure fatto sfuggire la palla dalle mani. In altri termini, più una papera del portiere che una prodezza di Endrick. Tanto che anche i suoi compagni, su tutti Rudiger, lo hanno fatto notare.

«Endrick? se avesse sbagliato, lo avrei ucciso»

Al termine della partita erano tutti contenti. Ma in quegli istanti, mentre il brasiliano portava avanti la palla, tutti pensavano solo una cosa: “passa quel pallone!”

«È capace di fare cose che nessuno può pensare», ha commentato Ancelotti che ha aggiunto: «tiene huevos», ossia ha i cosiddetti. «Se sbaglia, lo uccido», le parole di Courtois. Anche lui sa perfettamente che “il manuale” in questi casi prevede un passaggio al compagno meglio posizionato.

«Sono entrato per fare l’ala destra e alla prima azione l’ho passata a Vinicius, ma non è riuscito a segnare. E nella ripresa avevo Mbappé e Vini vicini, ma la soluzione migliore era tirare». Ma Rüdiger lo riporta con i piedi per terra: «Ha molta personalità e grazie a Dio il suo tiro ha funzionato. Altrimenti sarebbe stato un grosso problema».

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