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La Juventus è tredicesima in Serie A per tiri in porta e Vlahovic è l’unica punta che segna (Gazzetta)

Anche il Bologna di Thiago Motta si basava sulla solidità difensiva, iniziò il campionato con qualche zero a zero

La Juventus è tredicesima in Serie A per tiri in porta e Vlahovic è l’unica punta che segna (Gazzetta)
Mg Verona 26/08/2024 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Thiago Motta

La Juventus è tredicesima in Serie A per tiri in porta e Vlahovic è l’unico a segnare (Gazzetta)

I tre pareggi consecutivi, tutti per zero a zero, stanno cominciando a far breccia nella granitica fortezza mediatica eretta a difesa della Juventus di Thiago Motta e Giuntoli. La classifica è buona, nove punti e terzo posto (davanti all’odiatissima Inter) ma tre pareggi di fila sono un dato preoccupante. Ne scrive la Gazzetta dello Sport.

No tiri, no party, direbbe George Clooney, perché meno si calcia in direzione della porta più diventa difficile fare gol. Dopo 5 giornate la Juventus è al quattordicesimo posto per tiri totali (53) e al tredicesimo per tiri in porta (17). La situazione peggiora se andiamo ad analizzare i tocchi nell’area avversaria (81, diciassettesimo posto) i cross su azione (54, sedicesimo posto) e i tiri da fuori area (15, diciassettesimo posto). Tutto questo spiega perché i bianconeri finora hanno fatto solo 6 reti, tra l’altro concentrate nelle prime 2 gare contro Como e Verona: con una produzione offensiva così limitata ci sta che la squadra fatichi a buttarla dentro.

Di sicuro il momento no di Dusan Vlahovic, a secco da 4 match tra campionato e Champions, non aiuta però in fondo il serbo è l’unico del pacchetto avanzato, a parte Weah, ad aver fatto centro: zero reti per Yildiz in Serie A, idem per Nico Gonzalez e Teun Koopmeiners: i primi due si sono sbloccati in Europa, nella gara d’esordio contro il Psv, l’olandese invece insegue la prima esultanza in maglia bianconera. 

I numeri non mentono, ovviamente. E le difficoltà della Juventus in fase offensiva sono evidenti. Ma non inaspettate. Anche il Bologna di Motta iniziò il campionato con qualche problema nelle conclusioni e collezionando qualche zero a zero. Poi la situazione migliorò, ma la squadra rossoblù non cambiò volto in modo sensibile. La storica qualificazione in Champions League arrivò grazie all’ottima gestione della fase difensiva e a un discreto controllo delle partite attraverso un possesso che evitava pericoli e consentiva ai giocatori di avvicinarsi progressivamente alla porta.

I tifosi della Juventus non sapevano se fischiare, rimpiangere Allegri è quasi vietato (Repubblica)

Il caso giornalistico è la Juventus. Ne scrive anche Repubblica con Emanuele Gamba:

Alla fine la gente della Juve non sapeva che fare, se fischiare o timidamente applaudire per questo 0-0 con tanto nulla dentro, neanche un millimetro di corto muso. È il terzo 0-0 di fila, non succedeva dal ’92 col Trap, mentre Allegri ne aveva ammucchiati 13 in 8 campionati, ed è la seconda partita contro un avversario di livello (l’altra, con la Roma) in cui i bianconeri fanno appena un solo tiro in porta, nella fattispecie una timidissima telefonata di Yildiz a Caprile in avvio di ripresa.

È anche vero che nessuno continua a trovare il modo di fare un gol alla Juve, ma di volta in volta il lavoro di Di Gregorio aumenta: ieri, una parata impegnativa su McTominay e un mezzo miracolo su una punizione laterale velenosa di Politano , senza contare che proprio all’ultimo Neres ha fatto da sé invece di servire Simeone, liberissimo a centro area.

La Juve è invece chiusa nella bolla di un grande boh, fischiare non si può perché è quasi vietato rimpiangere Allegri, applaudire nemmeno perché non ce n’è occasione e allora si carica di pazienza e aspetta che questo continuo frullio di palloni e posizioni (65% di possesso palla, 621 passaggi ma soltanto 270 in avanti) partorisca prima o poi qualcosa di più di un topolino smunto.  

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