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Luis Enrique: «Il calendario? Non posso lamentarmi, sono entusiasta di andare al Mondiale per club»

Il tecnico del Psg controcorrente: «Tutti vogliono andarci, è una competizione entusiasmante. Noi giochiamo meno del City»

Luis Enrique: «Il calendario? Non posso lamentarmi, sono entusiasta di andare al Mondiale per club»
Luis Enrique smiles during a press conference at the new 'campus' of French L1 Paris Saint-Germain (PSG) football club at Poissy July 5, 2023. Geoffroy VAN DER HASSELT / AFP

Luis Enrique: «Non posso lamentarmi del calendario del Psg, giochiamo meno del City»

Vedi i vantaggi di giocare in Francia, in un campionato a 18 squadre? Luis Enrique è contento. Dice che non si può lamentare del calendario troppo fitto, visto che gioca meno del Manchester City. Il tecnico spagnolo è addirittura entusiasta all’idea di disputare il nuovo Mondiale per club (sempre se si farà).

“Condivido il problema ma nella mia situazione non ho il diritto di lamentarmi – dice – Naturalmente sono gli attori che devono parlare. Capisco e sono d’accordo, il calendario è molto fitto, soprattutto quello del Manchester City, il nostro lo è meno perché abbiamo due squadre in meno in campionato, e quindi quattro partite in meno”.

Il Mondiale per club? “Una volta ogni quattro anni c’è questa nuova competizione estremamente entusiasmante. Tutti vogliono andare al Mondiale per club“.

Ovviamente non va dimenticato che Al Khelaifi, presidente del Psg, è il numero uno dell’Eca l’associazione dei club.

Luis Enrique: «Mi taglierei il 25% dello stipendio pur di non parlare con la stampa»

C’è un solo allenatore nel mondo del calcio che non rilascia mai interviste individuali: Luis Enrique. Però il tecnico del Psg s’è raccontato, anche molto intimamente, in una docuserie prodotta da Zoom Sports che andrà in onda in anteprima lunedì prossimo su Movistar+. Si chiama “Luis Enrique, non ne hai idea”. Un progetto lungo 18 mesi con più di 100 ore di registrazione. Luis Enrique affronta anche il più doloroso degli argomenti possibili, la morte della figlia piccola, Xana: “Alla fine della malattia ci ha detto cose molto dure e mi ha chiesto di non piangere”.

Nelle anticipazioni trapelano un po’ di affermazioni carine. Tipo: “Se mi propongono di ridurmi lo stipendio del 25% per non parlare con i media, lo faccio”Oppure: “Non avrei allenato il Psg di Messi, Neymar e Mbappé . Perché, dice, la sua idea di squadra va oltre le superstar: “Se solo la squadra con il miglior giocatore del mondo vincesse i titoli, il Psg avrebbe otto Champions League… e invece ne ha zero”.

Luis Enrique parla anche del suo passato da calciatore, del perché lasciò il Real Madrid per il Barça e delle sue provocazioni quando tornò al Bernabéu, del perché divenne allenatore, del periodo trascorso sulla panchina del Barça.

 

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