ilNapolista

Vinicius, il sindaco di Madrid: «Chieda scusa, gli spagnoli non sono razzisti»

«Il fatto che Vinicius abbia dovuto sopportare alcuni episodi deplorevoli, non giustifica che definisca tutta la società spagnola razzista»

Vinicius, il sindaco di Madrid: «Chieda scusa, gli spagnoli non sono razzisti»
Real Madrid's Brazilian forward Vinicius Junior gestures as he receives the Socrates Trophy for most involved player in societal and charitable projects during the 2023 Ballon d'Or France Football award ceremony at the Theatre du Chatelet in Paris on October 30, 2023. (Photo by FRANCK FIFE / AFP)

In un’intervista alla Cnn Vinicius è tornato a parlare di razzismo e del razzismo che c’è negli stadi spagnoli. Ha detto che se il problema non sarà risolto, i Mondiali non si potranno disputare in Spagna nel 2030.

Alle sue parole ha risposto il sindaco di Madrid José Luis Martinez-Almeida:

«Siamo tutti consapevoli che ci sono episodi razzisti nella società e che dobbiamo lavorare duro per eliminare questi episodi. Ma è profondamente ingiusto nei confronti della Spagna e, in particolare, di Madrid, dire che siamo una società razzista e mettere in pericolo lo svolgimento dei Mondiali 2030 in Spagna. Chiedo a Vinicius di rettificare e di chiedere scusa. Devi sapere che quando ci sarà un episodio razzista ci avrai tutti al tuo fianco, ma non ci avrai tutti al tuo fianco quando dici che siamo razzisti, perché non è vero. Quando commetti un errore, devi correggerlo».

Il sindaco di Madrid ha proseguito: «Essere un calciatore straordinario non significa che non possa sbagliare e questa volta ha sbagliato. Vinicius ha al suo fianco la stragrande maggioranza della società spagnola per combattere il razzismo, ma noi non possiamo essere al suo fianco quando definisce razzista praticamente tutta la società spagnola e in particolare quella di Madrid. Non posso accettarlo».

«Vinicius dovrebbe che vive in ​​una delle città più aperte, accoglienti e multiculturali del mondo. Se c’è qualcosa che caratterizza la città di Madrid, è che a nessuno viene chiesto da dove viene o dove si trova», ha concluso Martinez-Almeida. «Il fatto che Vinicius abbia dovuto sopportare alcuni episodi deplorevoli non giustifica che definisca tutta la società spagnola razzista e dica che i Mondiali del 2030 non si dovrebbero disputare qui».

Vinicius: «Se la situazione del razzismo in Spagna non cambia prima del 2030, il Mondiale dovrà cambiare sede»

Vinicius ha rilasciato un’intervista per Cnn. Tra i vari argomenti toccati, l’attaccante del Real Madrid ha parlato di razzismo. Secondo lui, se in Spagna le cose non cambiano, allora la sede del Mondiale va cambiata.

Vinicius ha detto chiaramente che: «Se la situazione del razzismo in Spagna non si evolve prima del 2030, il Mondiale dovrà essere spostato».

Per il brasiliano non è giusto che un calciatore possa giocare in un ambiente dove non si sente sicuro.

«Spero che la Spagna possa evolversi e capire quanto sia grave insultare qualcuno per il colore della sua pelle. Fino al 2030 abbiamo un ampio margine di cambiamento. Quindi spero che la Spagna possa evolversi e capire quanto sia grave insultare qualcuno per il colore della sua pelle, perché se nel 2030 le cose non si evolveranno, penso che dovremo cambiare sede (per il Mondiale), perché se il calciatore non si sente a suo agio e non si sente sicuro a giocare in un Paese dove può subire razzismo, è un po’ complicato».

«In Spagna la maggioranza non è razzista, ma c’è un gruppo che intacca l’immagine del Paese»

L’attaccante brasiliano si propone in prima linea per cercare di cambiare le cose: «Voglio fare tutto il possibile per cambiare le cose, perché in Spagna ci sono molte persone, la maggioranza, che non sono razziste. È un piccolo gruppo che finisce per intaccare l’immagine di un Paese in cui è molto bello vivere. Mi piace giocare per il Real Madrid. Amo la Spagna. Speriamo che le cose possano evolversi ancora, finora si sono evolute, ma possono evolversi ancora di più ed entro il 2030 i casi di razzismo e di razzismo potranno e dovranno diminuire».

ilnapolista © riproduzione riservata