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Vlahovic, Giuntoli e la Juve cercano l’impresa di abbassargli lo stipendio

Il Corsport: oggi Dusan guadagna 12 milioni netti, più di Lautaro. La Juve vuole spalmargli l’ingaggio. I primi tre incontri con l’agente non hanno portato a nulla

Vlahovic, Giuntoli e la Juve cercano l’impresa di abbassargli lo stipendio
Db Verona 26/08/2024 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Dusan Vlahovic

Vlahovic, Giuntoli e la Juve cercano l’impresa di abbassargli lo stipendio.

Il Corriere dello Sport fa il punto sul rinnovo di Vlahovic. Più che un rinnovo, è una proposta di spalmatura del contratto. Al momento, Vlahovic è il calciatore che guadagna di più in Italia, anche più di Lautaro Martinez.

Scrive il Corriere dello Sport:

Nelle agende è segnato come “appuntamento per il rinnovo”, ma la strada per il prolungamento di Vlahovic somiglia sempre di più a un percorso a ostacoli. Il punto di partenza è uno stipendio fuori dai parametri di sostenibilità: il serbo, grazie a un accordo “a salire” strappato nel momento del trasferimento da Firenze, guadagnerà in questa stagione 12 milioni netti, che per la Signora pesano come 23 lordi. Sono soldi che in Italia non percepisce nessuno, neppure il capocannoniere dell’ultima Serie A, Lautaro, che ha appena firmato con l’Inter un rinnovo al rialzo da 9 milioni (17 lordi).

L’agente di Vlahovic, Darko Ristic, ha avuto nel corso dell’ultimo anno almeno tre incontri con Giuntoli a Torino focalizzati proprio sugli emolumenti del suo assistito; un quarto è in programma alla fine di settembre. La Juve ha un piano: proporre al centravanti un ingaggio molto simile a quello del competitor nerazzurro, quindi più basso rispetto all’attuale, ma con uno slittamento della scadenza contrattuale dal 30 giugno 2026 al 30 giugno 2028. Se Vlahovic dovesse accettare – ma il condizionale è più di un obbligo – la Juve risparmierebbe 6 milioni lordi a stagione per tre anni, continuando ad ammortizzare per altri tre esercizi l’investimento da 70 milioni fatto a gennaio del 2022. 

Commisso: «Un grande affare le cessioni di Vlahovic e Chiesa. Affari con la Juve? Loro portano i soldi»

Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, intervistato dalla Gazzetta dello Sport.

Non invidia nessun club che in questi anni ha vinto?
«No, perché certe vittorie sono arrivate grazie a situazioni debitorie assurde che hanno portato i club quasi alla bancarotta e poi nelle mani di Fondi per la mancata restituzione da parte delle proprietà dei prestiti ricevuti. E io mi chiedo ancora se chi ha vinto in certi anni poteva essere iscritto al campionato… Stavo per comprare il Milan poi è finito a mister Li e sapete come è finita. E Zhang? Non si sa più dov’è… Anche lui costretto a lasciare l’Inter, indebitata col Fondo Oaktree. Poi c’è il caso Juve: da Ronaldo in poi Exor in cinque anni ha dovuto mettere 900 milioni di euro per sistemare i bilanci, nonostante i ricavi annuali fossero superiori a 450 milioni, più del triplo di quelli della Fiorentina. Dei club a cui possiamo paragonarci, per dimensione e ricavi, solo l’Atalanta ha fatto meglio di noi come risultati, ma il loro progetto, compreso di infrastrutture, è partito prima. Le altre no, non posso invidiarle».

«Anche negli anni scorsi la cessione di alcuni giocatori, che volevano andare via, è stata vissuta come una tragedia e invece il tempo ci ha dato ragione. (…) Ma forse lei mi vuole chiedere se ho fatto un buon lavoro con le cessioni di Vlahovic e Chiesa?».

Stavo per farlo… Pensa di aver fatto un buon lavoro?

«Io dico di sì».

Spesso ha polemizzato con la Juve, ma ci ha fatto anche tanti affari…
«Be’ se è l’unica squadra che si fa avanti con i soldi, che devo fare… (ride, nda). Abbiamo fatto un grande affare con Vlahovic, il più importante nei miei cinque anni. E guardi Chiesa: ho letto che è andato al Liverpool per 12 milioni. Noi lo abbiamo venduto per quasi 60… Chi ha fatto l’affare, gli altri o Rocco?».

Il fatto che dopo aver lasciato la Fiorentina non abbiano avuto grandi fortune, sotto sotto le fa piacere?
«No, questo no. Loro hanno fatte delle scelte, noi abbiamo ottenuto il massimo guadagno. Io volevo tenere Vlahovic, ma col suo agente era impossibile trovare un accordo. Quando sono arrivato, Chiesa era già stato venduto alla Juve e io l’ho trattenuto. Lui però voleva andare via e gli ho promesso che l’anno successivo sarebbe stato ceduto. Ma alle nostre condizioni».  

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