Arrivò a Napoli a gennaio di due anni fa con le stimmate del predestinato. Pierpaolo Marino lo pagò quasi sei milioni di euro. Uno di quegli acquisti che l’ex direttore generale definiva prospettici. Fabiano Santacroce arrivò insieme con Daniele Mannini (anche lui acquistato dal Brescia, anche lui a peso d’oro), Michele Pazienza e il portiere Navarro. Di prospettico, due anni dopo, è rimasto ben poco. Mannini e Navarro sono andati via, Pazienza quest’anno ha giocato mentre di Santacroce si sono perse le tracce.
E dire che il 5 ottobre del 2008 Santacroce fu persino convocato in Nazionale da Marcello Lippi per il doppio impegno contro Bulgaria e Montenegro per le qualificazioni del Mondiale in Sudafrica. Il terzino del Napoli non giocò, però sembrò il primo passo di una brillante carriera. E invece, come si dice dalle nostre parti, lì fu Napoli. L’annata con Reja andò come andò: un girone d’andata sfavillante e quello di ritorno da retrocessione. Nonostante (o complice) l’arrivo di Donadoni. Il giovanotto, poi, sembrò smarrirsi nella dolce vita napoletana. Complice anche i continui chiacchiericci sulla sua relazione con la letteronza Barbara Petrillo. Sarà stata quella camminata un po’ guascona, quella masticata di chewingum a boccaperta, fatto sta che il predestinato faticava ad assecondare il suo karma. A fine stagione si cominciò a parlare persino di una sua cessione, anche perché il Napoli aveva provveduto ad acquistare Campagnaro dalla Sampdoria. Segno evidente che Donadoni non si fidava del ragazzo nato in Brasile da padre italiano e madre brasiliana.
Come se non bastasse, la sfortuna ha cominciato ad accanirsi su di lui. Prima un menisco, poi un altro. Sei mesi di stop. Come negli anni Ottanta, quando l’artroscopia sembrava solo una brutta parola. Franco Baresi, ai Mondiali del ’94, si ruppe il menisco al secondo incontro con la Norvegia e tre settimane dopo era in finale al suo posto, davanti a Pagliuca. Certo, c’è menisco e menisco, come dicono giustamente gli esperti. Ma per Santacroce si è trattato di un calvario. Tante voci maligne si sono rincorse in questi mesi. Come sempre accade quando una persona (calciatore o no) è in difficoltà. Ora sembra che il peggio sia passato. Santacroce potrebbe persino giocare titolare contro il Bari. Ma la strada per definire prospettico il suo acquisto sembra ancora lunga.
<strong>Massimiliano Gallo</strong>
Toh, riecco Santacroce l’eterno prospettico
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