Marek Hamsik alza la cresta. E la voce. Di continuare a rinunciare ai propri diritti d’immagine anche nel prossimo contratto che dovrebbe legarlo al Napoli proprio non ha voglia. Pare che il nostro cannoniere abbia dovuto rinunciare a un’offerta della ditta di abbigliamento Stone Island perché i suoi diritti li gestisce il Calcio Napoli. Così pretende Aurelio De Laurentiis. E allora quella pubblicità l’ha fatta il suo ex compagno di squadra Daniele Mannini che ora gioca con la Sampdoria dove questa regola non vige. In realtà questa clausola non viena richiesta da nessun’altra squadra di calcio italiana. La impone solo il nostro presidente. Ovviamente è una condizione che i calciatori sconosciuti accettano tranquillamente ma che diventa una pesante zavorra quando si diventa campioni noti e affermati, come nel caso di Marek. Che adesso, giustamente, la avverte come un peso.
Già Morgan De Sanctis, la scorsa estate, ci stava sfuggendo per questi motivi. E chissà che la stessa cosa non sia accaduta per Totò Di Natale. La storiella della moglie è verosimile ma l’attaccante dell’Udinese l’ha sempre negata. Quel che un po’ ci preoccupa è che queste condizioni del contratto impediranno a qualsiasi giocatore minimamente noto di accettare il Napoli. Non sono tra quelli che vorrebbero un presidente spendaccione, credo che il calcio stia cambiando. Preferisco una gestione societaria oculata a una dissennata che rischierebbe di far precipitare nuovamente il Napoli. Però non bisogna esagerare. Se un calciatore accetta un contratto con un ingaggio più basso è giusto che possa rifarsi con la pubblicità, coi diritti d’immagine. E poi con questa politica avremo sempre i Denis al posto dei Pazzini. Con tutto il rispetto per German.
Massimiliano Gallo
Sui diritti d’immagine
rischiamo di perdere Marek
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