Dicevano gli antichi excusatio non petita, accusatio manifesta. Beh, a dir la verità le dichiarazioni di Mino Rajola, proprio non le ho capite. “Balotelli a Napoli in prestito? Questa è una fiaba come quella che vede Hamsik in prestito al Catania, sono cose irrealizzabili. Se il presidente del Napoli vuole fare un investimento, toccherà a lui mettere in piedi una trattativa con Moratti”. Mi sa che Rajola se la canta e se la suona da solo. A parte che dovrebbe sciacquarsi la bocca quando parla di Napoli, fino a prova contraria mi sembra sia stato Balotelli a lanciare messaggi d’amore in continuazione a Napoli ed ai napoletani. A De Laurentiis si può ascrivere solo questa dichiarazione: “Se venisse a Napoli, firmerebbe la consacrazione a campione internazionale. La maglia azzurra sarebbe per il giovane l’incipit ideale per crescita, maturazione e formazione definitiva all’insegna del successo. Qui da noi è il benvenuto, do piena ragione a Mazzarri e condivido le motivazioni che spingono il tecnico a volerlo in squadra”. Della serie gli consiglio di venire ma non muoio certo se non ci ritroveremo insieme.
Ed allora perché “accusare” De Laurentiis di colpe che non ha? Quelle cioè di volere Balotelli ma di non voler intavolare la trattativa forse perché costa troppo? “Se De Laurentiis deciderà di investire su Balotelli, prenderemo in considerazione la situazione. Il presidente, però, non mi ha mai chiamato. Conosco anche Bigon, lo stimo molto come dirigente e se lui vuole sa come trovarmi”. A Roma utilizzano una espressione splendida: “E stica?” Beh, io Balotelli lo prenderei, l’ho detto e lo ripeto. Ma si può prendere un giocatore senza il fardello del procuratore?
Paolo Carafa
Raiola, sciacquati la bocca se parli di Napoli
ilnapolista © riproduzione riservata