Per chi è nato non oltre il ’65-’70, potrebbe essere una domanda-test per verificare il livello di attaccamento alla squadra azzurra: “Sai cosa sono “Sport Sud” e “Lo Sport del Mezzogiorno”? Risposta: due giornali, in edicola martedì e giovedì, che si occupavano dello sport campano e meridionale. In teoria. Perché, in pratica, la quasi totalità delle pagine era dedicata al Napoli, ai calciatori del Napoli e a tutto ciò che ruota intorno alla fede azzurra. Firme prestigiosissime dedicavano inchiostro e tempo a tali nobili e sacri (senza ironia) argomenti. Come si faceva, due volte a settimana, a pubblicare un giornale talmente monotematico? Si faceva, si faceva.
Anche se l’ipertrofìà del tifo generava, talvolta, titoli improbabili e interviste surreali. Ricordo ancora nitidamente, come se fosse ieri: “Il ciuccio raglia, arriva Braglia”. Giorgio Braglia, attaccante estroso che ha anche vinto col Napoli una coppa Italia, era capace di giocate incredibili ma anche di divorarsi gol clamorosi. Fu ceduto al Milan e poi andò al Foggia. Se non erro, quel titolo sul ciuccio che raglia venne fuori proprio alla vigilia di un Napoli-Foggia.
Cosa c’entra tutto questo con l’Italia di Lippi e il Napoli che Mazzarri, Bigon e De Laurentiis stanno costruendo? Devo essere sincero: esattamente non lo so. Ipotizzo che qui sul Napolista mi potrebbero affidare la rubrica: “deliri della domenica mattina” oppure “pederdeliri azzurri”, perché –solo a casa, la famiglia è in vacanza – sono flash, pensieri che mi fulminano al risveglio. Ore 6.45 di oggi, mi sono chiesto: vuoi vedere che stasera mister Lippi fa giocare Fabio Quagliarella che poi realizza uno dei suoi gol straordinari? In un mondiale – siamo onesti e sinceri – grigio e mediocre (fatta eccezione per Maradona, naturalmente) un gollazzo di Fabio ci restituirebbe un po’ di gioia. E magari un editore coraggioso potrebbe far tornare in edicola “Sport Sud” e “Lo Sport del Mezzogiorno”. Titolo per domani: Il ciuccio raglia, per l’Italia segna Quaglia.
<strong>Giuseppe Pedersoli</strong><strong></strong>
Il ciuccio che raglia
per l’Italia segna Quaglia
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