A.A.A. Cercasi disperatamente attaccante da doppia cifra. In giro per il mondo ce ne sono pochi e tutti li rincorrono con trepidazione, ansia ed accanimento. Così, mentre le quotazioni salgono forsennatamente, i procuratori che hanno la fortuna di gestirli, fanno lievitare sempre più le loro richieste contrattuali. Questa è la dura legge del mercato! I costi di ingaggio si comportano analogamente ai più consolidati titoli del MIB30, in quei giorni in cui il toro la fa da padrone in borsa. L’ascesa delle quotazioni diventa inarrestabile e l’asta di conseguenza inevitabile. Tre società, in questo momento, sono particolarmente vogliose di acquisire l’uomo dei sogni, che, da solo, sia capace di trasformare una sconfitta in itinere o il più inchiodato risultato ad occhiali, in una sonante vittoria da tre punti. Juventus, Napoli e Genoa, ne hanno bisogno come il pane. La prima, per ristrutturare dopo una stagione fallimentare, le altre due per “completare” e scongiurare una futuribile “incompiuta”. Gli obiettivi molto spesso coincidono e le strade delle trattative si intersecano, con incroci molto pericolosi, dove chi tentenna per un attimo o, peggio ancora, mostra il “braccio” più corto, rischia di andare fuori strada e toppare la stagione. Quattro sono i bomber più gettonati, destinati ad animare i sogni di dirigenti, allenatori e tifosi di Juventus, Napoli e Genoa, rischiando di trasformarsi in terribili incubi, in caso di obiettivo mancato. Giampaolo Pazzini, già da gennaio oggetto del desiderio di Mazzarri, che aveva guadagnato la pole position. Con il passaggio di Marotta e Delneri alla Juventus, il bomber doriano non è più ad un crocevia, bensì ha solo un bivio davanti. Il “Pazzo” può rimanere alla Samp, per la gioia del neo-allenatore Di Carlo e di tutto il popolo blucerchiato, oppure rinunciare ai possibili fasti della Champions League e seguire a Torino il suo ex direttore ed il suo ex allenatore. La cifra per acquisire Pazzini è salita, in tre o quattro mesi, in maniera vertiginosa e, dai 18 milioni con cui avrebbe potuto accaparrarselo il Napoli a febbraio, è passata ai 22-23 che sono indispensabili oggi per convincere Garrone a firmare. Pazzini guadagna attualmente 1.6 milioni netti a stagione, per strappargli la firma sul nuovo contratto pluriennale, oggi ce ne vogliono almeno 2.8 per anno. Luca Toni, anch’egli oggetto dell’innamoramento del Napoli e di recenti messaggi conditi di miele e marmellata, ormai sembra irrevocabilmente orientato a firmare con il Genoa, rinunciando perfino all’Uefa Europa League che i partenopei, invece, gli garantirebbero. Il Genoa trasformerà, un solo anno di contratto con il Bayern da 6 milioni netti di base più 1 di variabile, in un triennale da 3.5 milioni netti a stagione, per un totale di 10.5 milioni ed i diritti di immagine resteranno al buon Luca, consentendogli altri 3 milioni di ricavi. Anche per accaparrarsi il brasiliano Fred l’impresa è titanica. Il possente attaccante del Fluminense vorrebbe rimanere in Brasile ed il club sarebbe ben felice di poterlo schierare ancora. Anche in questo caso, però, a determinate cifre, si può chiudere subito ed anche la saudade passa in un attimo. Sul piatto vanno messi 5 milioni cash netti per il giocatore, subito dopo la firma del contratto, nonché un quinquennale da 3 milioni netti a stagione. L’ultima soluzione, in cui, però, sembra credere soltanto il Genoa, che risulta in vantaggio anche qui, si chiama Mauro Boselli (25 anni – capocannoniere argentino con 18 gol). Il bomber è in forza all’Estudiantes ed anch’egli, quest’anno è stato capace di far gol da centrocampo (miglior gol dell’anno per la stampa argentina). L’attaccante platense è, però, in comproprietà tra Estudiantes e Boca Juniors, che, a sua volta, vorrebbe riportarlo alla Bombonera. Anche in questo caso, comunque, esiste un prezzo con cui si può chiudere l’operazione: 10 milioni da dividere tra le due società comproprietarie del cartellino ed un contratto quinquennale da 2 milioni netti a stagione per il giocatore. La ricerca della prima punta, comunque, indipendentemente da questo poker d’assi, sarà il leit-motiv dell’estate intera. I giochi continueranno anche dopo il Mondiale, quando Marotta e Delneri, potrebbero addirittura formulare una proposta, apparentemente “indecente”, al Napoli. Dateci Quagliarella, che è la punta che aggredisce gli spazi come predilige Delneri e vi daremo Amauri che risponde alle caratteristiche dello sfondatore richiesto da Mazzarri. In chiusura, molti mi chiedono se è vero, come pubblicato da Tuttosport e ripreso da alcuni siti internet, che Di Natale avrebbe raccontato una serie di bugie ad un gruppo di tifosi partenopei saliti al Sestriere. Il bomber friulano, avrebbe, fra l’altro, dichiarato ai simpatici tifosi azzurri, che sarebbe stato il sottoscritto a non volerlo portare a Napoli. Non credo che Totò, che, come calciatore, stimo così tanto che, dopo aver firmato il suo contratto d’acquisto per l’Udinese, ero riuscito a comprarlo per la seconda volta e lui me lo ha impedito, abbia potuto raccontare una simile bugia. Se, però, per assurdo, ciò fosse veramente accaduto, probabilmente per demagogia e populismo, allora intimo al caro Totò, di andare subito allo specchio a controllare la misura del suo naso.
Piepaolo Marino (da Tuttomercatoweb)
Marino ipotizza scambio
Amauri-Quagliarella
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