L’estate del tifoso ha curiosità e tormenti fissi: campagna acquisti, voci e controvoci , chi va e chi viene . Con la scia di speranze, amarezze e gioie , quando ci sono . Anche ricordi ? Può succedere . Di stagioni passate , di calciatori in attività solo nella memoria di chi li vide in campo , di partite indimenticabili , o che volentieri si sarebbero dimenticate. Nell’attesa che prenda luce il quadro completo del prossimo Napoli , capita anche di cliccare su ‘You tube’ e , come per incanto , imbattersi in immagini lontane che tornano a farsi vedere . Compresse in pochi minuti , fluttuanti in precarie visibilità , troppo lontane e sfocate e tuttavia riconoscibili. Riprese artigianali d’ epoca , vecchi cinegiornali . Ed ecco lo stadio ( meglio dire ‘ il campo ‘ ) del Vomero , con i quarantamila ammassati sugli spalti , le due curve ribollenti come onde in tempesta. Sul terreno di gioco, i protagonisti di antiche domeniche di calcio . Un clic dopo l’altro, senza ordine preciso, ed ecco le figurine mobili dei vecchi eroi : Giancarlo Vitali, veloce ala destra anni ’50 , sorriso dolce e tiro fulminante. Un airone volante, il portiere Bugatti , che rinunciò alla consueta maglia nera dei numeri 1 per indossare una elegante casacca bianca. Il predecessore, Casari, pur bravo ma trafitto,in un pomeriggio invernale, da quattro gol dell’Inter con Nyers e Wilkes, fuoriclasse europei. Pesaola che corre a fondo campo e crossa incrociando le gambe . Lo statuario Jeppson che stoppa, dribbla e tira. L’ariete Vinicio, calzettoni alle caviglie, scatenato tra i difensori nemici. Un esile Granata, mediano dallo stile impeccabile. Il bravo Bertucco , mezz’ala dotata di classe :è lui che tira a pochi minuti dalla fine e inchioda alla sconfitta la Juve, 4 a 3 , col pubblico a bordo campo, novembre ’59 .Un delirio di felicità. Tra poco verrà inaugurato il San Paolo. Cinegiornali in azione anche a Fuorigrotta: a bordo campo il comandante Lauro con Monzeglio allenatore richiamato, e poi l’invasione di campo del ’63. Galoppando in avanti, c’è tutto il resto, incontri di epoche amare e successi di tempi felici, con Altafini e Sivori , Krol e Damiani, fino agli scudetti , con Maradona e gli altri campioni. Queste partite che emergono dalle pieghe del tempo, quella immancabile folla compatta ed entusiasta , sembrano voler congiungere passato e presente, in un impossibile film a puntate. Da vedere, però, in attesa del ‘nuovo’ Napoli che prende forma. Mimmo Liguoro
Il Napoli, You tube e il salto nel passato
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