Qualcuno da Palermo gli ha voluto ricordare che il salto di qualità non l’ha fatto, che il trasferimento a Napoli non ha aggiunto nulla di più alla sua carriera e che, restando lì dov’era, avrebbe potuto fare altrettanto bene. Illazioni alle quali non ha voluto ribattere, Edinson Cavani. La risposta l’ha affidata al suo manager. «Pur rispettando Palermo, dove il mio assistito è stato benissimo, Napoli è una tappa fondamentale per il futuro del ragazzo» ha spiegato Anellucci, chiudendo la questione. Continuità Napoli l’ha rapito con la sua passione, con quelle attenzioni riservate soltanto a chi sa fare breccia nei cuori della gente: un crescendo. Soprattutto dopo la rete realizzata alla Sampdoria, domenica sera, determinante per la prima vittoria esterna della stagione. Una prodezza che gli è servita, tra le altre cose, per garantirsi la continuità sotto rete: 3 reti in altrettante gare di campionato, oltre alle 2 realizzate all’Elfsborg nella gara di ritorno del preliminare di Europa League. Insomma, dopo appena due mesi di Napoli, Edinson Cavani è già convinto di aver fatto la scelta giusta. «Dopo il Mondiale ero stato accostato a grandi squadre. Mene sono stato tranquillo, pregando. E oggi ringrazio Dio che mi ha indicato la via di Napoli. Questa è la mia nuova sfida che voglio vincere» ha detto l’attaccante uruguaiano a El Pais. Rapito Cinquantamila persone l’hanno esaltato nel giorno della presentazione, a inizio agosto, invadendo felicemente il San Paolo. Un feeling scoppiato subito, prima ancora che Cavani evidenziasse le proprie qualità realizzative. «Qui tutto è passione e la gente mostra grande affetto e amore. Sentire il mio nome inneggiato da tante migliaia di persone è stata l’emozione più forte che abbia vissuto nella mia vita». Napoli la vive marginalmente, però. Ha voluto evitare il caos cittadino. Insieme a Maria Soledad, sua moglie, ha deciso di fermarsi dinanzi al mare di Lucrino, località a nord di Napoli, dove gli antichi Romani edificarono ville meravigliose per trascorrervi le estati. «Sono a circa 10 minuti dal centro, in una zona tranquilla. Abbiamo faticato a trovare la casa, ma alla fine sono soddisfatto. Di fronte vediamo la costa di Napoli e Capri, un panorama unico». E sul Mattino anche la rivleazione che il Matador aspetta un bambino
Gli manca, Abel Hernandez, l’amico rimasto a Palermo. Ma a Napoli ne ha trovato un altro, Walter Gargano, con cui ha vissuto la splendida avventura mondiale con l’Uruguay. «Sono molto legato a Walter. In attesa che arrivi anche a noi un erede, mia moglie e io ci godiamo il piccolo Mathias, figlio suo e di Martina Hamsik, sorella di Marek e sua compagna». Cavani, come altri giocatori uruguaiani sparsi in tutto il mondo, ha dedicato i 3 gol realizzati finora a Diego Rodriguez, lo sfortunato difensore del Nacional di Montevideo, morto in un incidente automobilistico. «Il suggerimento è stato di mia moglie» svela. Quello di domenica sera ha avuto anche un altro destinatario per la dedica: «A Lucarelli, lo aspettiamo. Cristiano è stato sfortunato, la sua partita non è durata nemmeno cinque minuti. L’augurio di tutti quanti noi è quello di rivederlo al più presto nel gruppo. Impegni ne abbiamo tanti, quest’anno, e spazio ce ne sarà». Torna Bucchi Intanto, Cristiano Lucarelli è stato operato al legamento del ginocchio, a Roma: rientrerà non prima di 5 mesi. C’è però la novità del ritorno di Christian Bucchi, che si è chiarito con Mazzarri ed è disponibile sin da domani. col Chievo, anche se probabilmente andrà in tribuna. Non sarà utilizzabile, invece, in Europa League.
da la Gazzetta dello sport
Cavani: E’ stato Dio
a mandarmi a Napoli
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