L’Italia di Prandelli senza napoletani batte l’Estonia 2-1 dopo essere andata sotto. Quagliarella entra nel secondo tempo sull’1-0 e gli azzurri nel giro di tre minuti capovolgono il risultato, ma lui più che altro ha avuto una funzione di amuleto. Andiamo con ordine. L’Italia subisce gli estoni che vanno vicini al gol e poi segnano poco dopo il 30esimo grazie a una papera del nostro portiere Sirigu (ma De Sanctis?) che non blocca una punizione da quaranta metri e si fa infilare sulla respinta. Reazione sterile dell’Italia che rischia di subire il raddoppio.
Nella ripresa sembra cambiare poco, poi Prandelli decide di togliere Pepe (ma da chi è raccomandato questo non si capisce) per inserire Quagliarella. A questo punto la Rai compie il suo capolavoro. Manda inspiegabilmente in onda uno spot pubblicitario mentre gli azzurrri si apprestano a calciare un corner. Noi siamo davanti alla tv a vedere lo spot di un film con uno Stallone ingrassato e invecchiato e torniamo sul campo mirando gli azzurri abbracciarsi. Una figura di merda. Da dilettanti, roba da perdere – giustamente – il posto di lavoro. Nel frattempo era successo che Cassano aveva incornato il cross e pareggiato. Pochi minuti e da un altro corner l’Italia raddoppia: tacco di Fantantonio che libera Bonucci solo in area piccola ed è vantaggio. Gli azzurri tengono palla, non riescono mai a rendersi pericolosi, però tengono la sfera lontana da Sirigu, il più pericoloso degli estoni. A due minuti dalla fine il portiere del Palermo esce a farfalle e per poco non provoca un autogol. L’arbitro per fortuna fischia e Prandelli vince la prima partita del girone di qualificazione agli Europei.
La Rai oscura Cassano, Quaglia solo amuleto
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