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Napoli e il San Paolo,
è solo… emozione!

E che vi devo dire? A me piace respirare quell’aria. Io, in quello stadio, ci sto bene. Ci passerei le ore, seduta lì, a guardare l’erba che assorbe l’acqua che dio ce l’ha mandata giù che era una bellezza, le pozzanghere a bordo campo, il marchio Lete che si infradicia e diventa sempre più lucido, a guardare il riscaldamento pre-partita, il gol di Gargano nella partitella (l’intera Tribuna Posillipo è rimasta attonita, a guardare piedistorti che segnava!), osservare i sediolini rossi scomparire man mano che vengono occupati dai tifosi dell’ultimo minuto, a salutare i soliti vicini, che ormai sono degli amici, anche se neppure conosciamo il reciproco nome. Mi piace, mi piace assai. Mi sento viva, là dentro, unica, entusiasta, appassionata, azzurra.
Questo Napoli è fortissimo e davvero non capisco come si faccia, oggi, a parlare solo della vittoria dell’Inter sul Palermo, tra l’altro di misura. Come fa a fare notizia uno squadrone che non sa neppure più chi comprarsi, con un allenatore che, lui sì, è l’anti-Milan, che vede partite diverse da quelle che gioca la squadra che allena, e che vince a fatica contro un Palermo da metà classifica che lo domina per un tempo intero? E che? Noi avessimo vinto solo perché l’attacco della Sampdoria era ridotto all’osso? No, riduttivo, non ci sto. Sì, non siamo lucidi fino in fondo, forse, non siamo pronti alle zampate come sanno fare le squadre di illustri campioni, il nostro presidente sarà troppo lungimirante in questa tattica da formichina che oggi Ruiz, a giugno Inler, in mezzo forse il nulla, mentre Milano si compra il mondo e lo scudetto, ma questo è un grande Napoli,  con una forza ed una voglia che non vedevo da anni. Io, su quella meraviglia di sciarpata, ho sentito gli occhi lucidi ed ho detto solo “che bello”. Era dai tempi di Maradona che non vedevo qualcosa di simile, ed era dai tempi di Maradona che un giocatore del Napoli non segnava 17 gol in poco più di metà campionato. Ovvio che Lui era Lui, figurarsi, ma è straordinariamente bello, bello in maniera devastante, vedere il Napoli che sul 2-0 e poi ancora sul 3-0 e poi ancora sul 4-0, nun se vulev sta’. Ecco, forse è questo che fa la differenza. Forse è questa voglia che ci ha portati a 43 sudatissimi punti, lassù, senza alcun favore arbitrale, sempre secondi e sempre da soli. Sarà poco pensare che debba essere una squadra di calcio, la nostra amatissima squadra, a riempirci le giornate, le domeniche, sarà triste, pietoso, forse provinciale, rimanderà ad atmosfere d’altri tempi, come il nostro stadio, dove per seguire il tempo di gioco dobbiamo far fede ai cellulari, che neppure il maxischermo abbiamo (persino La Russa ci deve prendere per il sedere, santissima pace..), magari è vero che l’unica cosa in cui noi napoletani non ci accontentiamo è il calcio. Sarà. Però, che vi devo dire.. io stasera sono felice. Mi guardo tutti i servizi in tv e tifo Udinese. E domani, in metropolitana, sarò una donna sorridente, fiera, bella. Sarà una buona settimana. E tra tre giorni si torna a sognare. Cosa volere di più da questa domenica? Io sto. Forza Napoli. Sempre.
Ilaria Puglia

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