«Vieni, vieni»: tanto tu Massimo sei là e Massimo sei pure qua. Se faccio così che ti ricorda? Tanto lo so: te ne sei andato ma non te ne sei mai andato. Oggi c’è un sole che sembra estate e scrivo, forse raggio su raggio di luce qualche parola riuscirà a risalire verso te. O forse scrivo con colpi a vuoto, come quelli di marinai in alto mare senza rotta e senza meta. Qui, come al solito, cambia tutto però non cambia niente. Ci sta sempre il mare e la monnezza, il sole dentro gli occhi in mezzo ai vicoli che non fa vedere e il Napoli sta un’altra volta là: dove gli spetta. E poi ci stai sempre tu: te l’ho detto già che non te ne sei mai andato? Però sei mancato assai lo stesso. In tempi federalisti e un po’ secessionisti chissà che cosa avresti combinato.. tanto bastavano due parole tue per cambiare il mondo. Manca qualche tua invettiva che riusciva a cambiare ogni prospettiva sulla realtà. Credo che lassù le partite le guardi su Sky (se significa “cielo” deve essere per forza così): hai visto che hanno combinato? Quell’argentino per uno sputo rischia di farci perdere il sogno di lottare per lo scudetto. No, non è quell’argentino che conosci tu.. è un altro.. però ogni tanto qualcosa di quell’altro riesce a farla. Massi, fai tu qualcosa! Se succede abbiamo uno striscione già pronto: “Scusate il ritardo”, così ci sarai anche tu a festeggiare con noi. Ma tanto tu non te ne sei mai andato.. ah.. già te l’avevo detto? E scusame, nun te ‘a piglià, io se penso a te mi emoziono un poco e la piglio a ridere per non piangere però non mi so trattenere. Tra un mezzo sorriso e una mezza lacrima, se proprio ti riesce cerca di tornare perché non è vero niente: se stai là o qua la differenza c’è. Ogni volta che passi su uno schermo mi tormento di “perché”: perché te ne sei andato così presto? Eppure sei rimasto, ma se puoi «Vieni, vieni». Auguri Massimo.
Valentino Di Giacomo
“Scusate il ritardo”, Massimo lo striscione c’è
ilnapolista © riproduzione riservata