Un boomerang che rischia di abbattersi sulla stessa Mediaset. Tale si sta rivelando l’idea che grazie alle immagini di Controcampo sia arrivata la conferma della squalifica di Lavezzi. E’ la stessa redazione del programma Mediaset a cercare di convincere i napoletani che non è stato così. Il conduttore Alberto Brandi scende in campo con tanto di grassetto sulle frasi da leggere con attenzione: “Controcampo e Mediaset fanno saltare Milan-Napoli a Lavezzi. Questa la stupefacente lettura della decisione della Corte Federale da parte di qualche giornale e, purtroppo, di tanti tifosi del Napoli. È a questi ultimi che mi rivolgo invitandoli a non cadere nel tranello. Andiamo con ordine. Domenica scorsa, durante la trasmissione, si è aperto uno spazio sul caso Lavezzi-Rosi. Non avendo a disposizione immagini alternative (Controcampo non ha diritti per portare telecamere a l’interno degli stadi) abbiamo utilizzato il contributo usato dai colleghi di Premium Calcio la sera prima. Contributo realizzato con le immagini della ripresa di Roma-Napoli UGUALE PER TUTTI GLI OPERATORI TV. Dunque, per chiarire, non esistono fonti alternative. L’immagine è una sola. Qualcuno non si arrenderà davanti a questa prima precisazione. E allora procediamo. L’altra teoria di queste ultime ore dice che la nostra lente, il nostro trattamento tecnologico per ingrandire e rende più visibile l’episodio, abbia reso chiaro lo sputo di Lavezzi. Niente di più falso. Durante la trasmissione il nostro Paparesta ha detto che con quelle immagini non c’erano i presupposti per la squalifica di Lavezzi in quanto non c’era prova certa dell’atto ostile dell’argentino. Lo stesso concetto l’ho espresso personalmente in questo sito con un commento dal titolo inequivocabile: “la prova non è una prova”. Ora, dopo aver condotto una battaglia per dimostrare che Lavezzi non andava squalificato, passare per quelli che invece sono stati decisivi per fermarlo è un’accusa vergognosa che non ci meritiamo. Addirittura qualcuno si spinge oltre, dice che avremmo inviato noi stessi un’altra prova tra il primo e secondo giudizio. Che tra lunedì e venerdì siano uscite da Mediaset altre immagini sull’episodio. Ribadiamo. La produzione di Roma-Napoli è stata unica per tutte le tv. Non esistono altre immagini. Davanti a tutto questo mi viene un sospetto: che si voglia girare, convogliare, indirizzare la rabbia dei tifosi napoletani su Mediaset e non verso chi ha preso questa INGIUSTA decisione che noi abbiamo contestato e che continueremo a criticare. Che per spostare il tiro sia stato trovato un bersaglio fuori dalla competizione. Per noi Lavezzi non doveva essere fermato. Chiaro? La squalifica porta la firma del giudice sportivo Tosel ed è stata ratificata dai membri della Corte Federale. Prendetevela con loro. Non con Mediaset”.
(http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo53721.shtml)
Noi non c’entriamo
è solo colpa dei giudici
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