Mentre montavo in sella alla Vespa per andare allo stadio pensavo “chi è più improbabile che segni, stasera?” perché da come si erano messe le cose, per non scendere da lassù, ci voleva solo un miracolo. Ci ho pensato per tutto il tragitto e poi, quando mi sono seduta accanto all’uomo dei Pocket Coffee e lui mi ha detto che si aspettava la doppietta di Cavani glie l’ho detto: no, stasera ci sorprende Zuniga. Mi ha riso in faccia, ovvio. Epperò, quando il sogno si è avverato, mi ha sollevata di peso e abbracciata forte. Sorrideva. Anzi, rideva proprio. Tremava. Cavolo, se tremava. A me ancora non è tornata la fermezza alle mani, neppure ora che sono a casa e cerco di riscaldarmi dopo tutta la pioggia che ho preso tornando. Ecco, vedete? In una settimana stortissima, in un weekend che peggio non poteva andare, in una serata in cui l’arbitraggio è stato tanto scandaloso da farmi supporre che negli spogliatoi arbitrali ci fosse Berlusconi con Ruby sulle ginocchia a guardare Mediaset Premium, ce l’abbiamo fatta. E ce l’abbiamo fatta con uno a cui nessuno di voi avrebbe dato neppure cento lire in mano, nessuno. Questo per dire che abbiamo una grande squadra e per quante tirate di capelli, falli di mano, fuorigioco, strattonate in area si ostinino a far finta di non vedere, quello che conta è buttare la palla dentro. Con l’ultima speranza che avevamo di segnare. Tutto ciò che conta è vincere e portare i tre punti a casa. Sfancularli così. Ricordatevelo, quando vi verrà da piangere ancora. Secondi da soli a tre punti dalla vetta e l’Inter che ci segue distaccato di due. Siamo lassù. E siamo fortissimi. Non molliamo mai. Cazzarola, non molliamo proprio mai. E Forza Napoli. Sempre.
di Ilaria Puglia
Ricordiamolo sempre:
Noi non molliamo mai
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