Contro il Brescia giocherà ancora titolare. Mazzarri dà un’altra chance a Mascara, sarà lui a sostituire domani lo squalificato Lavezzi, quella di Zuniga nel tridente di attacco resta la seconda ipotesi. Il tecnico non cambia nonostante la pessima prestazione dell’ex capitano del Catania al «Meazza» contro il Milan, la seconda prova incolore dopo quella di Europa League al San Paolo contro il Villarreal. Una mossa strategica dell’allenatore, un modo per tutelare un patrimonio tecnico ed economico, uno dei due acquisti sul mercato di gennaio del Napoli (l’altro è il difensore spagnolo Ruiz, anche lui fin qui un oggetto misterioso). Mascara a Catania era considerato un re. Capitano, bomber, idolo dei tifosi: a trentun’anni si è messo in discussione, ha mollato tutto a metà stagione (il contratto era in scadenza a giugno 2011 ma sarebbe stato ridiscusso) per prendere al volo l’ultima grande occasione della carriera. A Napoli è stata accolto alla grande, i tifosi al San Paolo gli hanno riservato un’ovazione quando entrò in campo nel finale di partita contro il Cesena e fischiarono Gargano che gli tolse una punizione contro il Villarreal. Ma il suo impatto, nonostante lo straordinario appoggio dei nuovi tifosi e la fiducia di Mazzarri che lo ha fortemente sponsorizzato, è stato traumatico. Dopo la partenza convincente nei pochi minuti di partita contro i romagnoli quando firmò l’assist per il secondo gol di Sosa, l’ex catanese si è smarrito. Le grandi aspettative non sono state tradotte in prestazioni positive. Dopo aver fallito la chance nell’andata di Europa League al San Paolo, ha steccato clamorosamente la prova del «Meazza» contro il Milan. Preso come vice Pocho, o vice Hamsik, non ha convinto nelle prime apparizioni in azzurro. Caratteristiche tecniche diverse rispetto ai due gioielli di attacco del Napoli, problemi naturali di ambientamento, una condizione fisica non ancora ottimale perchè a Catania è rimasto fermo a lungo in questa stagione per infortunio. Mascara fin qui non pervenuto: ancora un’entità estranea nella squadra, non si è integrato nei meccanismi di gioco di Mazzarri. Un pesce fuor d’acqua nel Napoli, anche le cose semplici per lui sono sembrate improvvisamente difficili: uno stop, un passaggio, una verticalizzazione. Mascara la brutta copia del pericolosissimo attaccante del Catania, capace di gol impossibili, come quello realizzato da centrocampo in un derby stravinto alla «Favorita» contro il Palermo. Segnò alla sua ex squadra, in una partita caldissima, una rete ancora facilmente rintracciabile su You Tube. In carriera ha dimostrato di avere anche tanto carattere, una qualità che lo ha portato fino all’esordio in Nazionale. Lui un piccolo attaccante, dal fisico sicuramente non irresistibile, si è riuscito a far rispettare in serie A. Certo il Napoli per ambizioni e tradizioni è diverso da Catania e Palermo ed è per questo che la punta di Caltagirone dovrà ancora una volta tirare fuori la grinta per mostrare ai nuovi tifosi il meglio del repertorio. Contro il Brescia l’ultima chance. Domani al San Paolo proprio non può fallire, il calcio non ti dà tempo, l’occasione devi prenderla al volo. E per Mascara sarà la terza possibilità: le tre giornate di squalifica a Lavezzi per lo sputo a Rosi all’Olimpico gli hanno spalancato una vera e propria autostrada. Adesso serve una grande prestazione, magari una punizione delle sue dal limite, oppure qualche altra giocata di classe. Partirà titolare nel tridente con Hamsik e Cavani, verrà schierato sulla sinistra, in una posizione che gli consentirà di potersi accentrare per il tiro di destro. Il posto da titolare è suo, Zuniga resta l’alternativa, Sosa invece è stato riprovato in settimana da centrale di centrocampo, esperimento già effettuato per qualche spezzone di partita al San Paolo. Salvo ripensamenti dell’ultima ora di Mazzarri toccherà nuovamente a Mascara, contro il Brescia proprio non può fallire.
Roberto Ventre (Il Mattino)
Chance a Mascara, un idolo prematuro?
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