La settimana del Frecciarossa. Sull’asse Milano-Bologna-Firenze-Napoli (la tappa di Roma, sponda laziale, è stata appena felicemente saltata) il treno del campionato passa per l’asse mediano dello stivale, in una domenica di neanche metà aprile che già ribolle come fosse metà maggio. E non solo per il meteo. Azzurri a Bologna nel pomeriggio, Milan a Firenze in serata, la domenica si annuncia molto calda. Afa fuori stagione, calura estiva sbocciata anzitempo, come questo Napoli troppo giovane per aspettare ancora, che brucia le tappe e non vuole fermarsi.
E allora, tutti in stazione centrale, qui a Milano, che si parte. E’ proprio il posto dove (ci avete mai fatto caso?) i colleghi delle tv sportive registrano le “vox popoli”, quegli exit poll del giorno dopo per saggiare le impressioni dei tifosi. Noi ci proviamo, per il Napolista (e la cosa davvero bella è che il correttore automatico di word mi ha appena cambiato la parola in “capolista”… Sarà un segno del destino?). L’ampiezza della varia umanità è difficilmente descrivibile (la prossima volta mi armo di telecamera e poi le carichiamo sul sito).
C’è lo spavaldista (“vince il Milan, il Napoli non ce la farà mai”), il possibilista (“lotta aperta, tutta da decidere”), il testicolista (“abbiamo tritato l’Inter, saremmo a posto, se non fosse per sto Napoli attaccato ai…”), il cinquista (“dopo lo scempio in Champions, l’Inter può dedicarsi al campionato”), la versione temporizzata del vecchio celodurista (“tanto il Napoli non dura”), il gobbista (“so’ juventino, quindi mi basta che non vince l’Inter”), il meneghista (“è roba di rossoneri o nerazzurri”) e dulcis in fundo, il menefreghista (contrazione di ‘meneghino freddo interista’), che si dice “disinteressato a chi delle prime due vincerà”, considerando chiaramente l’Inter fuori dai giochi. In sintesi. Il Milan dopo il super-derby è stra-favorito, il Napoli ha già fatto pure troppo, l’Inter alla fine è lì, a -5 non è spacciata.
Insomma, a Milano non ci temono. O forse non lo dicono. D’altronde, neanch’io la dico (quella parola là…). Ma già che c’ero, in stazione, mi sono comprato un biglietto del Frecciarossa di domenica. Milano-Bologna. E’ il momento di prenderlo, sto treno.
Vittorio Eboli
Milano non ci teme
almeno così dice
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