“Se anche noi del Napolista abbiamo contribuito al tormentone è anche perché, almeno per chi scrive, riteniamo decisivo il suo apporto al secondo o terzo posto di quest’anno. Senza di lei, saremmo crollati come la Lazio oppure condannati a un campionato anonimo come quella della Fiorentina. Dispiace darle questa soddisfazione, ma è così.”
Così conclude il suo editoriale Fabrizio D’Esposito. E da qui io parto. Intanto una premessa. E’ stato qui che Mazzarri ha potuto impreziosire il suo curriculum. Assaporare la ribalta nazionale. Via, anche lui deve qualcosa a questo ambiente. Se ringraziasse tutti, tifosi , calciatori e società intendo , farebbe soltanto il suo dovere.
Comunque condivido in pieno l’analisi di D’Esposito. Ma la fisso a quattro partite fa. Perché il Napoli negli ultimi quattro incontri ha registrato tre sacrosante sconfitte. E quindi è crollato. In modo verticale.
Di chi è la responsabilità ? Io penso che non sia immune da colpe un tecnico che nel momento decisivo ha dimostrato limiti francamente insospettabili fino ad oggi.
Limiti umani e professionali . Che hanno rotto quel delicato e magico equilibrio da cui, lo sappiamo tutti, dipende il rendimento della squadra. Era il caso di far certi discorsi che potevano essere rimandati tranquillamente di due o tre settimane?
O forse li ha fatti per puro calcolo. Volendo costringere De Laurentis a strappare il contratto. Tanto si sa che nel calcio i contratti sono un obbligo soltanto per le società. Per gli altri, tecnici e giocatori , soltanto promesse da marinai. Forse il Mourinho di provincia non poteva correre il rischio di arrivare a fine campionato senza aver rotto con il Napoli.
Alla faccia del fair play! Che grande delusione aver creduto alle qualità umane e professionali di questo signore!
In un’intervista a Sky ha dichiarato, per difendere la sua coerenza, che un allenatore rischia anche se è sotto contratto. Infattise le cose vanno male può essere esonerato Ma che ragionamento è mai questo? Ha dimenticato che l’allenatore se viene esonerato è pagato egualmente, euro su euro.
Lancio una proposta forte. De Laurentis compia un gesto esemplare. Per motivi di serietà. Di coerenza. E di decenza. Esoneri Mazzarri. Ed affidi per le ultime due partite la squadra ad altri. Così il tecnico se ne va a riflettere ed a piagnucolare in Toscana. Il presidente riflette a casa sua. Poi i due si incontrano a fine campionato. Parlano. Chiariscono. Si intendono su che cosa significa un contratto triennale. Quale campagna acquisti il Napoli vuole fare. Quale può fare. Ed infine magari si riparte insieme o ci si divide per sempre.
Guido Trombetti