Pagelle di Lecce-Napoli 2-1 di Ilaria Puglia
De Sanctis – 5 – nei lanci lunghi è negato: ne ingarrasse almeno uno saremmo tutti più felici. Resta lì a guardare la palla del 2-1 convinto che non entri, invece entra, eccome se entra.
Campagnaro – 5 – tra le altre cose è artefice del rigore concesso al Lecce.
Cannavaro – 6 – nel primo tempo si propone in avanti in un’azione con Lavezzi che frutta al Napoli un calcio d’angolo, a suo favore anche un paio di salvataggi di seguito di testa, ma poi offre un assist a Vives nella baraonda della difesa azzurra che, per fortuna, non arriva a buon fine.
Aronica – 5 – diversi svarioni, come al solito. L’unica cosa buona che fa è al 23° del primo tempo, quando arriva fino all’area avversaria con il pallone e poi sbaglia banalmente un retropassaggio passando palla agli avversari.
Maggio – 4 – il peggiore in campo insieme a Lavezzi. Butta palle a murì e si fa pure ammonire al 26° del primo tempo.
Gargano – 6 – una partita senza infamia e senza lode. D’altra parte, la palla gli arriva pochissimo e neppure corre troppo.
Yebda – 6 – buona la pressione su Oliveira, si propone spesso in avanti, conquista un calcio d’angolo. Nel nulla intorno, se non altro risulta sufficiente.
Dossena – 6,5 – è quello che si fa vedere di più. Mi piace a sinistra più alto di Hamsik. Incomprensibile – forse dovuta alla stanchezza – la sostituzione a vantaggio di Zuniga al 21° del secondo tempo, anche se con Camilo si sente maggiore freschezza in campo.
Zuniga – 6.assist del gol di Mascara, fa quello che può.
Hamsik – 6 – al 13° del primo tempo apre splendidamente per Dossena. Uno dei pochi che continua a giocare, ma non come sa fare lui.
Pazienza – s.v.
Lavezzi – 4,5 – oggi sembra non riuscire a superare l’uomo, difende più del solito, ma troppo spesso passa la palla al nulla.
Cavani – 4,5 – qualcuno avrebbe dovuto avvisarlo che mentre sfarfallava nel campo e guardava la palla arrivargli senza il suo solito guizzo, Totò Di Natale lo stava allegramente superando di due gol in classifica cannonieri. Qualcun altro avrebbe invece dovuto dirgli che un fallo come quello che ha fatto è stupidissimo, inutile, anzi, dannoso: domenica prossima, contro l’Inter, non ci sarà. Adesso è ufficiale che per il secondo posto (e forse anche il terzo) ci serve il miracolo.
Mascara – 6,5 – entra al 21° del secondo tempo per Yebda e ci riporta a sperare segnando il gol del pareggio, poi al 33° si fa ammonire e ci lascia con poche speranze contro l’Inter. Come se non bastasse, fallisce una palla clamorosa sul finire del secondo tempo.
Valeri – 7,5 – lodevole nell’attribuire il chiarissimo secondo gol al Lecce: non era facile e il guardalinee non l’ha aiutato. Forse eccessivo sull’ammonizione a Cavani, ma tutto sommato un arbitraggio corretto.
Mazzarri – 3 – in tutta la settimana colleziona diverse cadute di stile arrivando all’apice in panchina, oggi. Non fa neppure finta di mostrare la sua solita verve. Il vice è quello che dà più indicazioni al posto suo, quando lui parla lo fa guardando le telecamere, forse immaginandosi già in mezzo al bianco e nero di quella che fu la nostra televisione degli albori. È solo e non fa nulla per diminuire il fossato che si è scavato attorno. Non glie ne può fregare di meno. La Juve l’ha scelto perché ha portato il Napoli in Champions. Qualcuno dovrebbe dirgli che in realtà la qualificazione non è ancora garantita: ci manca ancora un punto e se continuiamo così potremmo anche non farlo. Insomma, neppure è bravo a fingere. È ufficiale: non è un asino, è un coniglio.
Ilaria Puglia – 2 – è già difficile fare le pagelle in tempi normali, figuriamoci dopo una sconfitta così. Sono state le pagelle più difficili e brutte che potessi scrivere, ma gli impegni vanno onorati e le ho stilate lo stesso. Se non altro, le mie orecchie sono da asino ma non ho i denti da roditore..