E insomma, è un’estate strana. Di flashback. Vent’anni fa il golpe di carta in Russia contro Gorbaciov. E il nostro Napoli ci regala due notizie che ci riportano indietro di tanti anni. Una molto positiva, l’allenamento al San Paolo a porte aperte, proprio di giovedì, come quando c’era lui. Dimostrazione importante anche da parte della società dopo gli screzi di Dimaro. La seconda, meno positiva, riguarda Cavani e la sua impossibilità a rimanere nella sua villa di Lucrino per le intemperanze dei tifosi. Non so come commentarla questa notizia. Di notte non ricordo di esserci stato, ma di giorno sì, fuori la villa di Maradona a Posillipo. Non so che cosa dire. I soliti incivili, è vero, ma anche la passione che torna a essere irrefrenabile. Nessuna giustificazione, per carità, il Matador e la sua famiglia hanno diritto a dormire. Ma Napoli è anche questo.
E comunque ce ne sono altre di analogie. C’è soprattutto quella strana attesa. Quella sensazione di leggera follia cantata da Lucio Battisti. La sceneggiata del presidente la sera dei calendari non ci consentì di commentarli. Io me lo guardai attentamente e tra me e me lo definii ingannevole, per dirla alla J.T. Leroy, o traditore, fate voi. Insomma, è un calendario a dir poco favorevole nel girone d’andata. Diciamo in leggera discesa. Poi, certo, viene la leggera salita. E arriva in primavera.
E questa, mi sa, è l’ultima settimana di vacanza. Lunedì si va a Barcellona per l’amichevole di extra lusso. Il Napoli non ha mai giocato al Camp Nou e francamente un po’ vengono i brividi. Ovviamente spero che non ci abbatteremo nel caso di sconfitta pesante né ci esalteremo se dovessimo, come credo, sfoderare una grande prestazione. La settimana sarà dura. Il 25 ci sono i sorteggi Champions e domenica è campionato. Insomma, la vacanza è finita. E qualcosa si avverte nell’aria.
Massimiliano Gallo
Che sensazione di leggera follia sta colorando l’anima mia
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