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Amichevole col cavolo, la corrida va al Siviglia

Amichevole del cavolo! Il Siviglia, al completo (assente solo il cannoniere Negredo), brillante e fisicamente superiore, batte il Napoli al San Paolo (2-1) con rissa finale dopo un fallaccio di Medel su Dzemaili (80’). Ammucchiata con pugni e spinte. Espulsi Spahic e Maggio (81’), poi anche Lucarelli (92’) per le plateali proteste contro un guardalinee.

Senza Cavani e Lavezzi, e con un fringuellino di punta (Mascara), è un Napoli che non si può giudicare. Quando è entrato Lucarelli negli ultimi venti minuti non è andata meglio. Il Siviglia, più avanti nella preparazione, si è impadronito del match. Più veloce, compatto, agile e con un gigante davanti, Kanoutè (1,92), a far reparto da solo: fa salire la squadra, spizzica per i compagni, arretra per avviare l’attacco.

Il Napoli perde il confronto a centrocampo dove Inler non è in serata e rende meno che col Penarol. Si fa vedere di più a inizio di ripresa (quattro tiri, uno solo nello specchio della porta). Donadel è in difficoltà (giocherà meglio Dzemaili dal 70’ al posto di Dossena). Manca un ruba palloni come Gargano. Sulla destra la luce del tandem Maggio-Hamsik si spegne presto, poi accendendosi a strappi. Meglio Dossena sulla sinistra, spesso in profondità, con molti cross all’attivo, nonostante debba preoccuparsi della corsia destra andalusa dove spingono il terzino Andujar, detto Coke, e il centrocampista Jesus Navas. Dall’altro lato, la spinta di Armenteros, esterno di sinistra, costringe spesso Maggio ad arretrare. Nella serata grigia del centrocampo azzurro si perde anche Santana. Cannavaro tenta con lanci lunghi di saltare la zona centrale. Ma il Napoli non ha una punta di stazza che sappia dare profondità e tenere il pallone.

Nel Napoli Rosati in porta (De Sanctis è già a Coverciano per la nazionale; Maggio lo raggiungerà dopo l’amichevole con gli andalusi). Le altre novità sono Britos, impegnato dal colosso Kanoutè, Donadel invece di Dzemaili, la rinuncia a Lucarelli con Mascara di punta, dietro di lui Hamsik e Santana.

Il primo tempo del Napoli si accende subito con una gran conclusione di Mascara (bella apertura di Inler per Dossena e cross dell’esterno): Varas vola a deviare (2’), Poi il Siviglia sale letteralmente in cattedra, padrone del match, con un centrocampo sontuoso, mai pressato dagli azzurri. Kanoutè manda sull’esterno della rete, vicinissimo al palo sinistro di Rosati, la palla-gol servitagli in corridoio da Trochowski (7’).

Rosati appare incerto su un paio di cross bassi dei sivigliani che passano in vantaggio su una punizione di Trochowski non trattenuta da Rosati: sono in tre gli andalusi che piombano sulla respinta del portiere azzurro e il difensore Andujar precede tutti toccando in rete (17’). Poi una fiondata di testa di Kanoutè su cross di Armenteros sfiora il raddoppio (21’). Il Napoli corre a fatica, non ha idee, non ha attacco. Il Siviglia lo anticipa sempre sulla palla e sciorina manovre bene organizzate da Jesus Nava a destra e da Manu a sinistra, sostenuti dai difensori laterali che avanzano, con Kanoutè punta centrale. La sua sola presenza impegna la difesa azzurra. La palla è sempre tra i piedi degli andalusi. Nel finale di primo tempo, Hamsik manda alle stelle la palla-gol sul cross di Dossena (39’), poi Maggio conclude fuori dopo un bel lancio di Britos per Hamsik (42’).

Inizia meglio il Napoli nella ripresa mentre il Siviglia fa entrare altri titolari: il portiere Palop per Varas, Medel per Trochowski, l’esterno argentino con passaporto italiano Diego Perotti (23 anni) nei desideri della Juventus. Inler è più presente, avanza e tira. Il Siviglia fa lo spavaldo e schiera quattro attaccanti (4-2-4): da destra Jesus Navas, Kanoutè, Manu, Perotti). La spavalderia dura sino all’uscita di Kanoutè (64’). Ma, intanto, sull’orgogliosa spinta del Napoli, il gigante del Mali con passaporto francese cala il colpo del kappaò. Cross di Jesus Navas, avvitamento di Kanoutè e fiondata di testa in rete per il raddoppio (62’).

Comincia la girandola delle sostituzioni. Il Siviglia si copre (ma anche, attaccando, non ha mai sguarnito la difesa). Mazzarri impiega Zuniga per Santana (57’), un po’ meglio il colombiano. Poi Lucarelli per Donadel (67’), Dzemaili per Dossena (70’), Aronica per Cannavaro (72’). Hamsik falciato da Spahic mette a segno il rigore (79’), bissando la rete contro il Penarol e risvegliando l’orgoglio degli azzurri e l’ombra della famosa zona-Mazzarri. Ma è Perotti, pressato da Dzemaili, a mancare il gol davanti a Rosati (85’).

NAPOLI (3-4-2-1): Rosati; Fernandez, Cannavaro (72’ Aronica), Britos; Maggio (81’ espulso), Donadel (67’ Lucarelli), Inler, Dossena (70’ Dzemaili); Hamsik, Santana (57’ Zuniga); Mascara.

SIVIGLIA (4-4-2): Varas (45’ Palop); Andujar, Alexis, Escudè (70’ Spahic), Navarro; Jesus Navas, Gonzales Rivas (63’ Campana), Trochowski (45’ Medel), Armenteros (45’ Perotti); Manu del Moral, Kanoutè (64’ Alberto).

ARBITRO: Russo (Nola).

RETI: 17’ Andujar, 62’ Kanoutè, 79’ Hamsik su rigore.

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