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L’emozione frena Inler e serve una seconda punta da doppia cifra

Pari del Napoli al San Paolo (1-1) nella prima impegnativa amichevole contro un Penarol roccioso, che ha più gamba e nel finale sguscia in velocità acciuffando il risultato positivo. Il Napoli, all’inizio della preparazione, ha dato quello che ha potuto. Di Marek Hamsik il gol del vantaggio all’inizio della ripresa, col Napoli scosso dall’ingresso a bordo campo di De Laurentiis, accompagnato dal sindaco De Magistris, entrambi con giubbotti griffati e cognomi sulle spalle (che finezza!).

Senza Cavani (e Lavezzi, a bordo campo) è un Napoli spuntato. Serve una seconda punta da doppia cifra senza aspettare gennaio. Contro il Penarol al San Paolo (35mila sugli spalti) è stato il Napoli di sempre che, se non ha velocità, risulta prevedibile. Aperture sulle fasce, fughe di Maggio e Dossena. Ma poca manovra nel cuore del gioco. Il Penarol non fa fatica a controllare gli azzurri. Naturalmente, le gambe sono ancora imballate dalla preparazione. Però Maggio è già una saetta e il giovane Fernandez mostra disinvoltura e personalità.

L’emozione del debutto a Fuorigrotta frena Inler: sempre un tocco in più, pochi tocchi illuminanti e un paio di tiri dalla distanza (fuori), qualche dribbling perduto. Non proprio un protagonista come si attendeva. In difesa Ruiz, preferito a Britos nel primo tempo, non convince ancora e, nella ripresa, lo sostituirà Aronica nella giostra dei cambi.

Mancano i colpi geniali di Mascara, mentre Lucarelli appare appesantito (fallite due deviazioni di testa sotto rete). Hamsik a sprazzi, però gran gol su assist di Mascara (50’) e raddoppio mancato a tu per tu col portiere Carini: deviazione in angolo dell’estremo difensore (65’). Concreto Dzemaili. Su un buon livello Cannavaro e Dossena.

Queste le impressioni sommarie. Nel primo tempo, solo due conclusioni (di testa) nello specchio della porta, ma agevoli per i portieri (37’ Lucarelli, 39’ Rodriguez). Il Penarol gioca con passo cadenzato e improvvise accelerazioni in attacco, protagonisti Corujo a destra e Albin a sinistra. Un “assolo” di Corujo che salta Fernandez, accorso a sinistra, e Dossena concludendo alto è l’unico squillo della prima parte dell’amichevole (33’). Il Napoli inizia con ritmo, ma dopo venti minuti cala com’è naturale di questi tempi. Il Penarol, campione d’Uruguay, è reduce dalla sconfitta col Porto (0-2) e dal pari a Cesena (0-0).

Nella ripresa, l’inizio pimpante del Napoli porta al gol sull’unico vero tiro in porta della partita. De Sanctis (convocato in nazionale con Maggio) si esibisce appena in una respinta a pugni su punizione di Corujo (55’), l’elemento più interessante degli uruguayani. Gli attacchi hanno fatto cilecca su entrambi i fronti. S’è rivisto Amòdio nelle file uruguayane, molto essenziale a centrocampo (Zalayeta in panchina per le non buone condizioni fisiche).

Dopo un’ora di gioco, Donadel e Santana al posto di Dzemaili e Mascara (62’). Quindi Aronica per Ruiz (67’). Infine, la gran rimestata (78’): Bogliacino per Hamsik, Cigarini per Inler, Rinaudo per Cannavaro. In chiusura, Dezi per Lucarelli (81’) e il Napoli restava senza attaccanti di ruolo (Santana prima punta!). Buoni tocchi del giovane Dezi che De Laurentiis ha già indicato come il futuro Hamsik.

Col Napoli provato, un’apertura dal centro metteva in fuga sulla sinistra Perez che infilava De Sanctis con un bel diagonale (89’). In ritardo Fernandez sull’attaccante uruguayano.

Mimmo Carratelli

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Fernandez, Cannavaro (78’ Rinaudo), Ruiz (67’ Aronica); Maggio, Inler (78’ Cigarini), Dzemaili (62’ Donadel), Dossena: Hamsik (78’ Bogliacino), Mascara (62’ Santana); Lucarelli (81’ Dezi).

PENAROL (4-4-2): Carini; Gonzales, Valdez (81’ Varela), Rodriguez, Mac Eachen; Corujo, Amòdio (70’ Palacios), Freitas, Albin (70’ Silva); Pastorini, Perez.

ARBITRO: Guida (Torre Annunziata).

RETI: 50’ Hamsik, 89’ Perez.

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