Noche de rumba al Camp Nou per la gran festa del tifo catalano, prezzi popolari, intere famiglie allo stadio, 90mila spettatori, cornice impressionante, immensa, colorata per il Trofeo Gamper. Straripa il Barcellona, com’era nelle previsioni (5-0). Fa da comparsa il Napoli, invitato d’onore, dopo essere rimasto in partita per mezz’ora. Alla fine, il mostruoso possesso palla degli spagnoli (80 per cento) ha segnato pesantemente la partita.
Il Napoli, finalmente al completo, con Lavezzi e Cavani, però in ritardo di preparazione, lascia al Camp Nou due squilli. Una spettacolare rovesciata di Cavani dopo una combinazione Lavezzi-Hamsik, palla in rete ma gol annullato per offside o gioco pericoloso (10’). Una gran fuga a sinistra di Lavezzi con conclusione del Pocho ribattuta dal portiere Pinto col viso (29’). Altre tracce il Napoli non ha lasciato nell’impari confronto col Barcellona, la squadra di tutte le meraviglie al completo o meno.
Lavezzi ha cercato di accendere il match all’inizio dopo che, palla al centro, per 1’37” il Napoli non riusciva a rubare il pallone agli avversari. Man mano, cancellato dall’arbitro il guizzo di Cavani, il Barcellona si è impossessato della partita con l’ormai celebre e micidiale tiqui-taca. Passaggi rapidi, velocità della palla, inserimenti a sorpresa.
Nel primo tempo, i titolarissimi del Barça in campo erano appena tre (Piquè, Iniesta, Villa). Assenti Valdes, Puyol, Dani Alves. Ma il gioco catalano funzionava ugualmente. Il Napoli era costretto a girare a vuoto. Il Barcellona era lesto, quando perdeva il pallone, a pressare e a rubarlo ai napoletani ricominciando la sua danza. In attacco teneva larghi sulle fasce Kiko e Villa: nel vuoto centrale si inserivano a sorpresa Iniesta, Fabregas, Keita inventandosi centravanti. I loro inserimenti coglievano sempre di sorpresa la difesa azzurra.
Tuttavia il Napoli restava in partita per mezz’ora. Fabregas buttava fuori una facile palla-gol al 18’, segnava al 25’, Keita raddoppiava al 30’. Sullo 0-2 il Napoli mollava la presa, deluso dalle due occasioni-gol di Cavani e Lavezzi andate in fumo. Non c’era più partita. Gli azzurri erano costretti a ripiegare contro il continuo titic-titoc dei catalani che occupavano stabilmente la metà campo del Napoli. Arretravano Maggio e Dossena. Abbandonato in avanti Cavani. Si allontanava dalla porta del Barça anche Lavezzi cercando di dar man forte al centrocampo azzurro dove Hamsik, dopo un promettente inizio, si eclissava. Inler e Dzemaili erano sempre alla vana rincorsa degli avversari, incapaci di ribaltare il fronte.
Dei sette favolosi nani (tutti sotto il metro e 75), nel primo tempo giocavano Iniesta (1,70), Fabregas (1,75), Villa (1,75) e Thiago Alcantara (1,72). Menavano la danza che era un piacere. Nella ripresa avrebbero giocato Xavi, Pedro e Messi. Il Napoli cercava di contenere la pressione catalana con un guardingo 4-4-2, ma raramente veniva in possesso della palla. La giocava poi con troppa fretta perdendola. Cannavaro cercava di sorprendere la difesa del Barça con lanci lunghi. Niente da fare. Il Barcellona comandava a tutto spiano.
Due gol nel primo tempo, tre nella ripresa. In più due palle-gol buttate fuori (18’ Fabregas, 86’ Pedro); tre pali (48’ Pedro; Cuenca palo e Pedro traversa nella stessa azione 49’); due gol sventati da De Sanctis (38’) e Rosati (85’); un salvataggio sulla linea di Aronica (45’).
Se Iniesta e Villa, più di tutti, mettevano a dura prova la difesa napoletana nella prima parte della gara, nella ripresa la scena era tutta per Pedro (46’ per Villa) e per Messi (57’ per Fabregas). Ora il Barcellona piombava nell’area azzurra trovando scarsa resistenza. Sui tre pali in un minuto dei catalani il Napoli si afflosciava col morale sotto i tacchi. Andava a segno Pedro (62’) e Messi realizzava una doppietta (66’ e 77’). C’era solo da aspettare che finisse mentre la girandola dei cambi scombussolava ancora di più il Napoli (Mazzarri pensava già al debutto in campionato domenica col Genoa al San Paolo). I cambi del Barcellona invece non alteravano il gioco “a memoria” dei catalani, sempre uguale, sempre efficace a prescindere dagli interpreti. Guardiola mandava in campo molti “primavera” senza che la squadra perdesse il controllo del pallone e della partita.
Mimmo Carratelli
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis (81’ Rosati); Campagnaro (81’ Grava), Cannavaro (81’ Fernandes), Britos (41’ Aronica); Maggio (78’ Lucarelli), Inler (59’ Donadel), Dzemaili (63’ Gargano), Dossena (78’ Ruiz); Lavezzi (59’ Zuniga), Hamsik (68’ Santana); Cavani (68’ Mascara).
BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Montoya (46’ Dos Santos), Piquè (46’ Batra), Fontàs (63’ Mascherano), Adriano (63’ Abidal); Fabregas (57’ Messi), Keita (63’ Busquets), Thiago Alcantara (59’ Xavi); Kiko (46’ Cuenca), Iniesta (46’ Sergi Roberto), Villa (46’ Pedro).
ARBITRO: Izquierdo (Barcellona).
RETI: 25’ Fabregas, 30’ Keita, 62’ Pedro, 66’ Messi, 77’ Messi.
TROFEO GAMPER.
Il Barcellona sceglie anno per anno l’avversario con cui misurarsi. 46 le edizioni disputate. Il Barcellona ha vinto 35 volte. Nel 2005 vittoria della Juventus. Squadre italiane invitate al Trofeo Gamper: 3 volte il Milan, 2 volte l’Inter, 1 volta Parma, Brescia, Sampdoria, Juventus, Napoli.
PRECAMPIONATO NAPOLI 2011-2012.
23 luglio: Napoli-Dilettanti Trentino 6-0.
20’ Mascara, 28’ Maggio, 48’ Lucarelli, 50’ Bogliacino, 65’ Lucarelli rigore, 75’ Cigarini.
29 luglio: Napoli-Barletta 2-0.
55’ Dezi, 85’ Hamsik.
30 luglio: Napoli-Grosseto 2-1.
25’ Lucarelli, 56’ Lucarelli, 78’ Alfageme (portiere Rosati).
4 agosto: Napoli-Penarol 1-1 (Porto-Penarol 2-0, Cesena-Penarol 0-0).
50’ Hamsik, 89’ Perez.
7 agosto: Napoli-Siviglia 1-2.
17’ Andujar, 62’ Kanoutè, 79’ Hamsik rigore.
13 agosto: Maiorca-Napoli 0-1.
15’ Zuniga.
22 agosto: Barcellona-Napoli 5-0.