Alcuni automobilisti napoletani che hanno pagato il parcheggiatore abusivo sono stati denunziati per favoreggiamento dalla polizia municipale. Tutto perfetto, tutto rientrante nella logica di riportare la città in un circuito di diffusa legalità, anche nei piccoli comportamenti quotidiani. Sul punto è intervenuta anche la Corte di Cassazione con la sentenza 12762 del 2010. Una decisione choccante: «I posteggiatori non autorizzati svolgono un’attività indispensabile per la cittadinanza ». Una sorte di quasi assoluzione sulla quale, con il massimo rispetto, non si può essere d’accordo. La difficoltà, spesso l’impossibilità di parcheggiare l’auto a Napoli non può costituire un alibi. Ma qual è la sottile linea rossa, anzi blu, che separa la sosta auto legale da quella che fa scattare la denunzia penale? In occasione di Napoli Siviglia, domenica sera al San Paolo, centinaia di auto, per comodità ma anche per evitare problemi, hanno scelto il garage sotterraneo in piazzale Tecchio 52, gestito da Euroimpresa srl. «Lasci le chiavi in auto, sono 15 euro, prego». Quindici euro? Ma come è possibile chiedere 15 euro per un paio d’ore, al massimo tre? «Siamo solo dipendenti, non possiamo dirle altro». Molti gli avvisi sulle pareti del garage, con i quali si avvisa la clientela che la Mostra d’Oltremare non c’entra nulla con la gestione, l’unica responsabile è la Euroimpresa. Al momento di ritirare l’auto, mi sono permesso di far notare che sulla ricevuta fiscale l’importo indicato era di 10 euro: «Scusi signore, ci deve essere un errore». Annullata la ricevuta, me ne hanno consegnata un’altra con l’importo esatto, 15 euro. Tutto perfetto, tutto tremendamente legale e fiscale. Quindici euro con ricevuta. L’ennesimo sforzo per non superare quella sottile linea rossa, anzi blu
Giuseppe Pedersoli (da Repubblica)
Se il parcheggio legale allo stadio costa quindici euro
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