Ormai ci siamo, mancano pochi giorni e si riprende sia con il campionato sia con il lavoro.
Si, perché per me quest’anno la fine delle mie ferie corrisponde con l’inizio del campionato e confesso che questa coincidenza mi ha fatto vivere in modo contraddittorio i miei giorni di relax.
Da un lato la voglia e l’ansia di far arrivare quanto prima il 28, perché l’astinenza da campionato inizia a diventare seria e con chiari segnali preoccupanti, dall’altro il desiderio di rallentare o fermare il tempo, non solo per prolungare i giorni e le ore di relax ma anche perché quest’anno, a fine agosto, mia figlia Federica parte per gli Stati Uniti dove vivrà per cinque mesi grazie a una specie di borsa di studio per scambi inter-culturali.
Pur essendo consapevole che sarà un’esperienza importante per il suo processo di formazione e di crescita, caratteriale e didattica, è duro per me accettare l’idea, nonostante tra pochi mesi Federica sia maggiorenne, ma si sa che per i genitori i figli sono sempre bambini soprattutto, come sostiene la mamma, le femmine per i padri.
Insomma, certo che sarebbero state giornate di vacanze complicate, sotto il profilo psicologico ed emotivo, ho pensato che il rimedio efficace fosse di provare a viverle con distacco, anche per ricaricare le pile e disintossicarsi un po’, dal Napoli e dal Napolista concedendomi solo, a tarda sera, un’occhiata ai pezzi sul nostro amato sito senza commentarli.
Ovviamente l’impresa è stata ardua e difficile da realizzare con relativa sconfitta su tutta la linea.
Innanzitutto, da anni e anni andiamo dai nonni in penisola sorrentina, stesso mare, stessa spiaggia e perfino stesso ombrellone a Vico con i vari amici e conoscenti a parlare inevitabilmente anche di calcio con Catello, bravissimo primario chirurgo che da anni esercita e vive in Inghilterra (a proposito di fuga dei cervelli dall’Italia) tifoso del Milan ma con il figlio Pasquale appassionato dell’Arsenal e per questo inserito in una sorta di short list per l’acquisto dei biglietti messi in vendita dalla società che mi ha promesso, nel caso incontriamo l’Arsenal in Champions, proverà a prendere anche per me.
Con Massimo “esperto” e amante del calcio in generale e innamorato di Cassano, con Diego con cui discutiamo anche di politica nonostante questa estate sia preso, e a ragion veduta, con la moglie Giuliana, dall’evento familiare più importante della loro vita, con Giovanni e suo figlio Vincenzo e con Dante che si è dichiarato disponibile a fare una trasferta Europea insieme.
Già così è difficile tenersi distaccato e rilassato dalle vicende del Napoli e del Napolista, figurarsi poi quando sopraggiungono ulteriori impegni e occasioni che rendono ancora più ardua l’impresa.
Prima la cena, approfittando della sua presenza in penisola per un bagno, con il nostro Luca Picardi da Parigi e la sua compagna Donatella, fondatori del club Napoli “Paris San Gennar” già noto alle cronache Napoliste. Questa gradita serata mi ha consentito di mantenere la promessa, fatta a Luca da queste pagine alla vigilia della partita con l’Inter, di regalargli la sciarpa Napolista ricambiata dalla maglietta del club da parte sua e di Donatella a cui dobbiamo anche il ritorno allo stadio di Luca che mi perdonerà per aver svelato questo piccolo “segreto”. Simpaticissimi e malati quanto me al punto da essere invogliato a discutere di passione azzurra in tutte le salse tanto che Ilaria, moglista e martire, ritornando a casa mi ha detto “sarà l’età ma vedi che stai peggiorando, insomma nonostante non vi conoscevate di persona su circa due ore di cena hai parlato un’ ora e cinquantacinque minuti di Napoli e Napolista e cinque per salutarli?”
Poi la telenovela Lavezzi e il tormentone Pepito e allora ti assale la voglia di confrontarti con i tuoi sodali e dai il via a scambi di sms con Caligola, Trapani, Taglialatela e Pacifico per rapide opinioni e impressioni anche sull’evolversi del mercato, su Chàvez e non solo.
Provare a staccare e disintossicarsi diventa sempre più impossibile, così provo ad accentuare le letture divorandomi alcuni libri.
Niente. Il mio immaginario e i miei pensieri, gira e rigira, riconoscono sempre e solo il colore del cielo.
Non a caso continuo su questa strada, così arriva l’impegno preso e mantenuto prima delle vacanze per un aperitivo con Di Fenzo e Trapani. Dopo aver lasciato il “giovane” Trap ai suoi bagordi notturni in penisola, noi “vecchietti” andiamo a cena con le nostre mogliste Ilaria e Patrizia Di Fenzo.
Pasquale Di Fenzo è piacevole non solo leggerlo ma anche discuterci e dialogarci.
Lo abbiamo trovato alle prese con il cercare di capire se la nuova manovra economica del Governo gli possa consentire quest’anno di andare in pensione. Noi facciamo il tifo perché possa riuscirci non solo perché non ci piace quello che Tremonti e Berlusconi ci stanno proponendo (ormai ci siamo assuefatti al dato che in questo nostro amato Paese debbano pagare sempre i soliti noti mentre i furbi, chi evade, chi non rispetta regole e norme debba essere puntualmente premiato) ma anche perché cosi avrà più tempo per scriverci i suoi deliziosi pezzi per il Napolista.
Ovviamente, per scongiurare il “pericolo” di averlo tutto il giorno in casa, la dolce Patrizia ha già provveduto a collocarlo come aiutante di campo nell’edicola della figlia dopo un periodo di prova ma siamo sicuri che, nonostante il tempo a sua disposizione, continuerà a non trovare i calzini e il maglioncino rosa e che Patrizia continuerà a mettere in dubbio che l’abbia mai avuto.
Intanto le notizie incalzano e i 30.000 per un allenamento al S. Paolo, come ai bei tempi, fa salire sempre più l’adrenalina da campionato e la voglia di essere già nel pieno della stagione.
Altro che staccare un po’, sono nel pieno di una tempesta ormonale azzurra.
E in questo stato giunge il colpo di grazia che alla fine si rivela salutare per la mia patologia azzurra. E’ l’opportunità, grazie ad amici comuni che ci hanno presentati, Nora Di Nocera e suo marito Massimo Tito (e fatemi esprimere pubblica gratitudine a loro, ma soprattutto a Nora senza la quale tutto ciò non sarebbe stato possibile) di trascorrere qualche ora di piacevole chiacchierata con uno degli allenatori del Napoli che ho sempre ammirato e stimato non solo per le sue doti tecniche : Gigi De Canio.
Mantengo la promessa fattagli quando nel parlargli del Napolista gli ho detto che non avrei scritto nulla sul merito della chiacchierata. Non perché mi abbia rilevato chissà che cosa se non valutazioni e opinioni su come vede e vive il ruolo di allenatore e sulle sue esperienze a Napoli e a Lecce che hanno avuto in comune il solo fatto che, di sua volontà, ha rinunciato a due anni di contratto pur di mantenere la sua visione e il suo modo di vivere con coerenza il suo essere allenatore. Signori si nasce e lui … lo nacque
De Canio mi conferma l’impressione che ho sempre avuto: un grande tecnico e competente di calcio ma, soprattutto, un uomo leale e onesto, una persona perbene di cui il mondo del calcio ne ha un gran bisogno. E mi auguro di vero cuore di rivederlo un giorno seduto sulla panchina del nostro amato Napoli.
La sfida con il Barça, infine, rompe definitivamente gli argini con l’ adrenalina da stagione calcistica che sale a pieno regime e non per la scoppola che mi preoccupa più in chiave Champions ma non sul versante del campionato perché il divario tra calcio Italiano ed Europeo è un dato acquisito e consolidato già da diversi anni.
Ora che le vacanze sono finite e che, come dice il Comandante Max Gallo, qualcosa si avverte nell’aria.
Ora che siamo alla vigilia dei sorteggi Champions, dell’avvio del calcio che conta e la lunga astinenza è, ormai, giunta al termine sto realizzando che tutto sommato, inconsciamente, ero io a non voler staccare in questi giorni di ferie.
Questo perché in fin dei conti è tanta l’ansia e la voglia di vivere una stagione che sono convinto- al di là di Barcellona, al di là di come si concluderà e al di là della percezione e della preoccupazione che in società non si marcia all’unisono- sul rettangolo di gioco i nostri ragazzi ci faranno divertire e non poco a partire da Domenica con il Genoa. Carpe diem.
Adelante Napoli … Adelante ragazzi … VAMOS A GANAR …
PEPPE NAPOLITANO