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Io i calciatori in piazza
non li avrei portati

Posso dire una cosa? La comparsata del Napoli ieri sera al Plebiscito non l’ho capita. Me la sarei risparmiata. Mi sembra che, come ha già scritto Luigi Necco sul Corriere del Mezzogiorno, la premiata coppia de Magistris-De Laurentiis non perda nemmeno un’occasione per conquistare un po’ di ribalta.
Tralasciando la dichiarazione di voto del Presidente per Lettieri (vabbè, in fondo sono sempre stato favorevole a chi cambia idea anche se quindici giorni mi sembrano pochini) però sembra che tra i due sia proprio scoppiato un idillio. Attrazione fatale per le telecamere e le prime pagine.
Detto questo, avrei lasciato la serata ad Alessandro Siani. Avrei lasciato stare i calciatori, anche se erano in pochi, in tre mi pare. Avrei tenuto fede alla filosofia di Mazzarri che adesso ricorda un po’ il buon Ottavio Bianchi. Testa bassa e quasi quasi manco ci godiamo il 3-1 al Milan. Stoici, insomma. Anche perché domani si va a Verona. Dalla nostra bestia nera. L’anno scorso al Chievo lasciammo sei punti. E al Bentegodi giocammo proprio di sera, turno infrasettimanale, e senza Lavezzi. La guerra è appena cominciato, abbiamo disputato solo due battaglie, ne restano trentasei. Per cortesia, presidente, dia retta a Mazzarri. Per festeggiare c’è sempre tempo.
Massimiliano Gallo

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