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Ora basta chiacchiere, si comincia col triplice salto mortale

Basta chiacchiere e serrate, si comincia! Per il Napoli subito un triplice salto mortale. Domani sera a Cesena, debutto in campionato (sul sintetico). Mercoledì nella tana dello straripante Manchester City. Domenica in notturna col Milan al San Paolo. Un calendario pazzesco. Nove notturne sino a dicembre con sette anticipi al sabato (compreso il match a Milano con l’Inter) e due posticipi di domenica (Milan e Juventus). Il Napoli sull’altalena fra campionato e Champions. Incontri ravvicinatissimi. Ci si mette anche il turno infrasettimanale di campionato del 21 settembre: a Verona col Chievo. Senza respiro. Una partenza da mozzare il fiato. Sette partite in venti giorni. Sui campi di Cesena e City, ospitando il Milan, il Chievo fuori, Fiorentina e Villarreal al San Paolo, l’Inter a Milano.
Primo comandamento cancellare l’euforia della vigilia e non prestare orecchio alle sirene che indicano il Napoli rivale del Milan nella corsa-scudetto. Fa piacere, ma può fare anche male. La pressione sugli azzurri sarebbe pesante. L’anno scorso si arrivò al “duello al vertice” sullo slancio di una stagione strepitosa con la spinta di risultati “rapinati” all’ultimo momento. La lacuna nel torneo del magnifico terzo posto è stata la difficoltà a domare le partite con le “grandi”. Doppia sconfitta col Milan, un punto con l’Inter, conto pari con la Lazio, zero punti con l’Udinese (quarta), en plein solo con la Roma. Se c’è una cosa da migliorare è una maggiore personalità negli scontri di cartello.
Dunque, l’avvio è da brividi. Uscirne indenni significherebbe gettare le basi di una stagione molto positiva. E’ il campionato l’obiettivo-principe per confermare l’alta classifica (nei primi cinque posti, ha detto De Laurentiis). La Champions sarà un divertimento incamerando incassi ed esperienza. Girone proibitivo e avversari più avanti nella preparazione. C’è la “trappola” del terzo posto possibile per gli azzurri che significherebbe proseguire in Europa League, “intralcio” meno esaltante al campionato.
Intanto, la serie A è tutta da decifrare. Solo Milan e Napoli hanno il vantaggio di pochi ritocchi e la stessa guida tecnica. Troppe novità sul resto del fronte e qualche “rivoluzione”: Juventus e Roma; in parte l’Inter, rivoluzione tattica, perduto Eto’o; Genoa con 50 giocatori in entrata e uscita. Forse si sono ridimensionati Palermo e Udinese, la stessa Fiorentina. Più ambiziosa la Lazio con Cissè e Klose. I turni europei complicheranno il cammino di Milan, Inter, Napoli, Lazio e Udinese.
Nel Napoli una “rosa” più robusta propone rincalzi esperti e di rendimento, Pandev in aiuto a Cavani, i tre tenori al loro posto e la difesa (seconda nel campionato scorso) attesa alla conferma, ma deve essere meglio protetta di quanto s’è visto in precampionato (Gargano tornerà utile). Si attendono miglioramenti di Lavezzi in zona-gol e di Hamsik per personalità e continuità di rendimento.
La condizione fisica (eccellente nella passata stagione) sarà essenziale per le ripartenze veloci. Ma bisognerà calibrare le energie in una annata lunga e faticosa evitando di concluderla senza fiato (5 punti nelle ultime sei partite dell’ultimo campionato). E’ stagione delicata per il Napoli. Il terzo posto dell’anno scorso potrebbe essere paradossalmente un handicap (psicologico).

MIMMO CARRATELLI

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