DE SANCTIS 8 – Con due formidabili parate sull’1-0 protegge il vantaggio prima del raddoppio azzurro. Non si fa sorprendere né da Floro Flores (33’), né da Asamoah (38’). E’ in una stagione strepitosa.
CAMPAGNARO 7,5 – Irriducibile. Gioca di anticipo e di forza. Va avanti. Recupera. Tampona in area anche non nella sua zona. Protegge la fascia quando Armero gioca più avanti nella ripresa. Va a togliere palloni a Fabbrini. Una presenza poderosa nel pacchetto arretrato.
CANNAVARO 7 – Sbaglia qualche lancio, ma sono poi i suoi lanci a saltare il munitissimo centrocampo dell’Udinese favorendo le fiammate offensive di Lavezzi, Maggio e Dossena. Puntuale nelle chiusure. Concede a Floro Flores una sola occasione (che De Sanctis sventa).
ARONICA 7 – Incredibile stagione. Vive una seconda giovinezza a 33 anni. Si sposta su Torje, contrasta Basta quando viene avanti, aiuta Cannavaro nella marcatura di Floro Flores che, nella ripresa, si sposta spesso dal lato del difensore palermitano. Si spinge all’attacco. Sbaglia solo quando vuole strafare.
MAGGIO 8 – Nel primo tempo costringe Armero a fare il difensore. Segna il gol del raddoppio con una delle sue tipiche “presenze” in area. Colpo di testa vincente andando molto su. Difende quando è necessario. Si abbassa nella ripresa quando l’Udinese attacca con tre punte e Armero diventa ala sinistra (il Napoli passa a un prudente 4-4-2).
INLER 6,5 – Partita non brillante secondo le sue capacità, ma molto concreta. Più vigile a centrocampo e a protezione della difesa. Scocca, su punizione, il passaggio a Lavezzi nell’azione del secondo gol disorientando la difesa friulana che si aspettava il cross in area. Schema studiato in allenamento e perfettamente eseguito.
DZEMAILI 6 – Lavoro oscuro di opposizione su tutti i portatori di palla friulani. Assente Gargano, ha assolto bene il compito nel pressing. Tira una volta dalla distanza (30’), ma alto. Fa il cross per il secondo gol. Esce al 79’ per far posto a Zuniga.
DOSSENA 7 – Impone subito a Basta di abbassarsi in difesa. Così il Napoli non solo disarma l’Udinese sulle fasce (fa altrettanto Maggio contro Armero), ma aggredisce ai fianchi la squadra friulana. Nel finale ha una magnifica occasione per segnare, ma evita il tiro per un assist a Cavani non sfruttato (84’). Esce all’87’ per Mascara.
LAVEZZI 8 – Protagonista nella notte in cui torna a segnare al San Paolo dopo un anno. Un gran gol in acrobazia. E’ il più vivo dei tre tenori. Corre, si batte, è presente su tutto il fronte offensivo. Rientra e avvia gli attacchi del Napoli. Nel finale offre a Zuniga e a Dossena due opportunità per segnare mancate dai due esterni.
HAMSIK 5 – Non è ancora Marekiaro. Sbaglia tre volte il contropiede con passaggi errati. Gira un po’ a vuoto. Un solo acuto: l’assist per Lavezzi al 58’ con Handanovic che salvava sul Pocho. Esce al 73’ per Santana perché Mazzarri vuole più concretezza a centrocampo mentre l’Udinese attacca.
CAVANI 6 – Corre, rientra, si batte, ma non è mai brillante. Di utile sostegno alla squadra, ma “assente” in zona-gol. Però merita la sufficienza per l’acrobatico assist a Lavezzi sul vantaggio azzurro. Frustrato per il gol che non riesce ancora a segnare, dopo la tripletta al Milan più di un mese fa, cerca disperatamente di sfondare in una occasione propizia ma perde il pallone. Notevole però il lancio per il contropiede di Lavezzi (29’).
SANTANA 6 – Buon lavoro sostituendo Hamsik (73’) nell’ultima mezz’ora in cui il Napoli deve subire la pressione dell’Udinese.
ZUNIGA 6 – Dà vivacità sulla sinistra in attacco (79’ per Dzemaili) per far respirare la squadra che è sotto la pressione dei friulani. Ma si divora un gol (80’). Una sufficienza di simpatia.
MASCARA s.v – Pochi minuti nel finale sostituendo Dossena (87’).
MAZZARRI 7 – Stavolta non s’è fatto giocare dall’Udinese e per un’ora il Napoli gioca una grande partita. Prevedendo l’inferiorità numerica degli azzurri a centrocampo (cinque friulani in zona) ha ordinato lanci che saltassero la zona e scatenassero sulle fasce gli esterni. E’ stato assecondato per un’ora da Maggio e Dossena che hanno imposto la loro superiorità agli esterni udinesi (Basta e Armero). E’ stato premiato con lo “schema” della punizione studiato in allenamento che portava al raddoppio del Napoli. Penserà alla Champions, ma il campionato rilancia gli azzurri.
MIMMO CARRATELLI