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I sogni tornano nel cassetto, almeno per ora

Contrordine, compagni. I sogni rientrano temporaneamente nel cassetto. Il Parma, mai vinto fuori sino a oggi, sbanca il San Paolo (2-1). Il Napoli giace su una brutta partita, costellata di errori, con i tre tenori senza voce e il resto della squadra sotto tono. Quando una magia di Lavezzi aveva mandato in gol Mascara per il pareggio, sembrava la svolta positiva. Ma sei minuti dopo veniva il raddoppio degli emiliani. Addio sogni di gloria.

Non parliamo di testa al Bayern. E’ stato un Napoli opaco, confuso che può lamentare un rigore non dato su Lavezzi dopo mezz’ora di gioco, sullo 0-0, ma che ha attaccato confusamente, inquadrando pericolosamente appena due volte lo specchio della porta. Salvataggio sulla linea di Jadid la prima volta, miracolo di Mirante su Hamsik e palo di Cavani la seconda volta.

Nella zona centrale il Parma faceva densità, intanto giocando tutto dietro la linea della palla, col solo Giovinco avanti, e difesa a cinque per chiudere le corsie esterne. Un bunker elastico dal quale gli emiliani uscivano con sortite veloci.

Il centrocampo azzurro mancava in pieno. Troppo distanti Inler e Gargano, il primo sempre con un tocco in più che rallentava le ripartenze, il secondo recuperando palloni ma sbagliando troppi passaggi. Sulle corsie andava a sprazzi Maggio, più continuo Dossena ma i suoi cross trovavano l’area parmense con pochi azzurri. In ogni caso, la difesa del Parma non concedeva nulla sulle palle alte.

Già il brutto primo tempo, sotto il vento di tramontana, faceva presagire niente di buono. Non era il solito Napoli, a parte la serrata difesa degli ospiti. Cavani e Lavezzi restavano a lungo fuori dal gioco, né brillava Hamsik. Veniva avanti Campagnaro e spingeva Dossena sul lato opposto, però mai creando seri pericoli. Il Parma era insidioso con le puntate di Biabiany, i calci piazzati di Giovinco. Floccari, con una gran partita, sosteneva il centrocampo dei suoi e si proponeva in avanti. Su un colpo di testa di Floccari, De Sanctis non si faceva sorprendere (39’). Ma, prima, Lavezzi entrato a destra nel vertice dell’area veniva messo giù da Gobbi (32’). Era rigore più che quello di Milano.

Nel primo tempo, una sola conclusione degli azzurri nello specchio, ma era centrale e debole il tiro di Inler (43’). Poi un gran salvataggio di Lucarelli su Maggio in area (44’ cross di Dossena).

Sembrava più ordinato e animoso il Napoli alla ripresa del gioco con tre conclusioni fuori (48’ Maggio, 50’ Inler, 55’ Lavezzi). Ma a questo punto veniva gelato dal vantaggio del Parma. Triangolazione Gobbi-Floccari (gran colpo di tacco)-Gobbi e palla in rete (57’). Difesa azzurra distratta. Si metteva proprio male, ma c’era ancora mezz’ora per rimediare. Jadid salvava sulla linea il colpo di testa ravvicinato di Cavani (59’ sul corner di Lavezzi).

Mazzarri azzeccava la sostituzione portafortuna rinunciando a un difensore (65’ Mascara per Aronica). Proprio l’ex catanese, liberato in area da una magia di Lavezzi (colpo di tacco smarcante), infilava finalmente Mirante (76’). La rimonta sembrava possibile. Zuniga era entrato per Dossena (74’).

Napoli all’attacco, ma nuovamente colpito. In contropiede. Sul cross da destra di Giovinco, Modesto (in ritardo Mascara a chiudere) batteva De Sanctis (82’). La partita se ne andava. Il Parma rafforzava gli argini. Aveva già sostituito lo stanco Biabiany con Valiani (65’), poi mandava in campo Blasi più incontrista di Jadid (83’) e Santacroce per Modesto (86’). Attacchi del Napoli in frenesia. Errori azzurri e difesa compatta del Parma.

Entrava Lucarelli (84’ per Inler), ma non bastavano i quattro minuti di recupero per acciuffare almeno il pareggio. Ci pensava Mirante a fare un miracolo sulla conclusione ravvicinata di Hamsik e il palo respingeva il tiro successivo di Cavani (85’).

Non si vince più al San Paolo. Tre punti persi dopo i due ceduti alla Fiorentina. La vetta sbiadisce. Dalla sosta è venuto fori un Napoli scombinato. Perse tutte le geometrie, troppi lanci, palla a terra giocata male nella fitta ragnatela difensiva del Parma. I due piccoli talenti in campo, Lavezzi e Giovinco, hanno prodotto gli assist di due gol, ma poco altro. Il Parma ha saputo imbavagliare gli azzurri giocando stretto e di anticipo, più agile e attento a centrocampo con Biabiany e Modesto sulle corsie a raddoppiare le sentinelle della difesa Zaccardo e Gobbi. In mezzo, il Parma era sempre in superiorità col gran lavoro di Jadid, Morrone e i rientri di Floccari.

Una brutta delusione mentre si annuncia un poderoso Bayern martedì a Fuorigrotta.

MIMMO CARRATELLI

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