Leggendo sui giornali e sul web, mi allieta la notizia che, nei primi due giorni di prevendita (ieri e l’altro ieri), sono stati già venduti circa 14.000 biglietti per l’incontro di Champions tra Napoli e Bayern Monaco di martedì 18 al San Paolo. Il sacrosanto diritto di prelazione, quindi, non è stato usufruito da appena 1.600 dei 15.600 abbonati di quest’anno. 1600? Milleseicento? Ma siamo sicuri?
Non sto qui a dire da quanto tempo il sottoscritto e la sua banda possiede l’abbonamento, non voglio dire nulla nemmeno sui prezzi lievitati e né voglio addentrarmi sulle strategie della società in merito alla poca affluenza nella sottoscrizione della tessera, ma una cosa è certa: il diritto di prelazione per alcuni della Nisida non è stato possibile esercitare per motivi ignoti.
Sabato mattina, ultimo giorno utile, ci siamo recati come sempre dal nostro fidato rivenditore autorizzato, per esercitare il diritto di prelazione ed acquistare il biglietto di Champions. Col Villarreal era filato tutto liscio. Edo (il tabaccaio rivenditore) però, nell’inserire la tessera del tifoso, su cui è caricato il nostro abbonamento, nell’apposita macchinetta, ha rilevato che i nostri posti non erano disponibili. Nell’osservarlo cercavamo un sorriso che ci rassicurasse e che, come altre volte, poteva essere un temporaneo errore del sistema. In realtà, ci ha guardati torvamente ed ha aggiunto che già nella giornata precedente si erano presentati dei problemi per altri utenti della tribuna Nisida.
Per capire la situazione abbiamo iniziato un giro di telefonate mostruoso ed abbiamo chiesto a tutti i nostri conoscenti abbonati della tribuna. Ma per loro non si sono riscontrati gli stessi problemi. Tutti hanno comprato il tagliando senza intoppi. Con stupore ci siamo resi conto che solo le nostre file si erano volatilizzate, polverizzate. Edo, molto gentilmente, ha telefonato alla Lottomatica per avere chiarimenti sulla questione e un operatore ha risposto che si era verificato un problema, ma di cui non conosceva l’origine ed era in attesa che la società desse segni di vita perché altri erano rimasti senza biglietto. Alle 19 si è conclusa la vendita per tutti (?!) gli abbonati con diritto di prelazione. Cioè tutti? quasi tutti. A noi non è stato concesso.
Oltre al danno s’è aggiunta anche la beffa. Stamattina, primo giorno utile per l’acquisto dei biglietti così detti “normali”, è iniziata la vendita per i soli settori “Nisida” e “Posillipo”. Ci siamo piantati fuori la tabaccheria alle 9.55 (l’apertura era alle 10), in attesa che fosse possibile perlomeno comprare un biglietto del nostro settore. Edo, con la stessa faccia sconsolata di ieri, ci ha comunicato che solo i tagliandi della Posillipo era possibile acquistare, mentre quelli della Nisida, a dire di un altro operatore della Lottomatica, li stavano “caricando”…ma dove? Ma quando?
Ad ora, che sono le 17.50, siamo ancora senza biglietto. Le speranze di trovarlo si stanno assottigliando sempre più, non sappiamo a chi rivolgerci e spendere 140 euro per una partita, seppur col mitico Bayern, in quel San Paolo, non ci sfiora minimamente. Temo che ci toccherà spostarci di fronte nei “distinti” che in passato abbiamo già cancellato con una croce nera, ma la curiosità di capire cosa abbia superato il nostro sacrosanto diritto di prelazione ci sta logorando. Mi auguro che al posto dei nostri seggiolini rossi ci siano delle belle piante ornamentali o il telaio dei nuovi fantasmagorici e fosforescenti tabelloni digitali della Sony, e mi auguro anche di non doverci trovare una signorina che dispensa gustose cialde per il caffè seduta su un cuscino azzurro che pubblicizza qualche crociera o qualche film. E mi auguro infine che la società non dia la colpa alla Lottomatica e che quest’ultima non la dia al tabaccaio e che il tabaccaio non dia la responsabilità al “sistema” e che il sistema non se la prenda con l’Enel ecc. ecc., …a breve sapremo, forse. Intanto la società tace e noi, abbonati e privilegiati, non sappiamo a chi rivolgerci. E pensare che in Spagna, gli abbonati vanno gratuitamente a vedere la Champions…
Nisida è un’isola e nessuno lo sa…
Gianluigi Trapani