ilNapolista

Pondrelli, caccia dal cilindro la tabella giusta

È il Metternich del Napoli, l’eminenza grigia (o una delle eminenze) che lavora per i successi della squadra. Da dietro le quinte, però, lasciando ad altri (presidente, mister, giocatori) la scena e tenendo per sé il piacere di incidere senza avere i riflettori puntati addosso. È Giuseppe Pondrelli, il fido preparatore atletico di Walter Mazzarri, quello che ha il compito (fondamentale) di garantire fiato e salute ai calciatori azzurri, quello che tanti complimenti ha meritato nelle scorse stagioni, quello nelle cui mani è la riscossa del Napoli.
La squadra soffre la stanchezza: in alcuni singoli il dato è evidente, altri stanno reggendo meglio gli sforzi, ma la sensazione è che i più abbiano bisogno di una tregua, se non proprio delle ferie. Fermarsi non è possibile. E allora? Allora Pondrelli deve mettere mano alle sue tabelle personalizzate, ai suoi dossier individuali, alle sue diete e capire cosa vada corretto o cambiato. Ricordando che mentre nel ‘09/’10 avevamo da affrontare solo il campionato e l’anno scorso potevamo permetterci di ammortizzare l’Europa League con robusti turn over, quest’anno la Champions è roba seria, è roba dura ed è tanta roba. E la devono giocare sempre gli stessi
Qui veniamo al secondo punto. Sorvolando sulle scelte di mercato (sulle quali Pondrelli non ha responsabilità), siamo di fronte a un problema nuovo: gli infortuni. Ci siamo a lungo compiaciuti dell’essere una delle squadre più sane del campionato, invece quest’anno abbiamo già inanellato incidenti fisici (anche di una certa entità) a Britos, Donadel, Dzemaili, Pandev, oggi Gargano. Se Mazzarri si trova a dover spremere i suoi dipende anche da questo, dal fatto che le alternative vengono meno. Sarebbe il caso che Pondrelli si prenda il medico sociale De Nicola sotto braccio per discuterne, certamente c’è qualcosa da fare.
Sia chiaro, nulla contro il nostro preparatore atletico, anzi ce lo dobbiamo tenere stretto. Ma sapevamo che questa stagione sarebbe stata una sfida per tutti, una sfida nuova per professionisti che prima non si erano mai confrontati con certi scenari, un momento di necessaria crescita. Vale per la società, per i giocatori e per il mister, non si capisce perché non dovrebbe essere così per lo staff.
Su, Pondrelli, hai un affaraccio da sbrogliare. I ragazzi hanno bisogno di freschezza e di gamba, presto: mercoledì c’è l’Udinese.
di Roberto Procaccini

ilnapolista © riproduzione riservata