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Ci arrabbiamo, ma lo sappiamo tutti che su Napoli hanno ragione quelli del Manchester

Mah. Sarò troppo critica io, o forse sono solo diventata più intollerante verso questa città, ma non lo capisco tutto lo scalpore destato dalle raccomandazioni del Manchester ai tifosi. Perché ogni volta che ho sentito di scippi di Rolex e furti di oggetti ho sempre pensato che lo straniero che viene agghindato a Napoli è un folle e che qualcuno dovrebbe avvisarlo del pericolo che corre. Perché ne hanno accoltellati due, l’altra volta, perciò non vedo proprio cosa ci sia di strano a raccomandare alla gente di girare in gruppo. E se pure Napoli non è il Bronx e Manchester non è il paradiso, non capisco perché una raccomandazione di questo tipo debba farci incazzare tutti un po’.
A me infastidisce di più quando dicono che a Napoli c’è la pizza buona e la pasta asciutta che merita una sosta, che ‘o sole mio e Pulcinella e San Gregorio Armeno. E’ che abbiamo la coda di paglia, perché sappiamo che per quattro deficienti che la fanno da padroni facciamo sempre ‘sta figura di niente di fronte al mondo. E perché crediamo che basta avere una squadra di pallone che è tornata in Champions per farci sentire in ripresa dopo decenni.
E’ questa la nostra realtà: una realtà pessima, nonostante quello che dice Erri De Luca, che manco ci vive qua. E se solo la accettassimo per quello che è, senza sterili campanilismi, forse riusciremmo davvero a cambiare le cose. E a non pensare alla Juventus quando ci sono in mezzo la Lazio, il Manchester e l’Atalanta. Insomma, questa città è tutta da rifare, pure se abbiamo un lungomare bellissimo. Non capisco dove sia il problema nel dirlo.
Ilaria Puglia

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