Non capisco il piagnisteo. A Milano Cavani non c’era. E neppure a Bologna. C’eravamo noi, però. E se devo dirla tutta, l’idea di fare l’impresa senza il Matador mi farebbe vivere una serata unica al mondo. Sarà Maggio, o Hamsik, o Mascara (benedetto Walter, ricordati che c’abbiamo pure lui), o Chavez, o Dossena, su rimessa laterale con tocco magico, o Zuzù, che ci ha portati in Champions, o Hugo Campagnaro coi denti blu. O magari Lavezzi, con uno dei suoi gol impossibili che ci farà dimenticare l’insopportabile storia di Yanina. O Pandev, che ha il dente avvelenato per la sostituzione a Bergamo (se segna Pandev mi butto nel fossato, però). Chiunque sia, si può fare. E do di matto a pensare che qualcuno pensa che non si può.
Ma ve la ricordate Milano? Ve la ricordate, sì? Perché io credo che la partita di Milano non la dimenticherò mai. E lì Cavani non c’era, appunto. Non credo alla pretattica, non brilliamo in sorprese altisonanti manco negli schemi, perciò non mi aspetto la sorpresa, anche se mi farebbe ridere un po’. Sono solo arrabbiata. Con Cigarini, che in tanti hanno rimpianto e che gli ha tagliato la tibia, al trasfigurato nostro, senza manco un cartellino. Con la decisione di rinviare questa maledetta partita e con tutti gli juventini che stanno esultando invocando la giustizia divina. Bene, è a quella che mi appello. Io stasera voglio vincere, anche senza Cavani.E chi non crede al Napoli delle missioni impossibili non sa divertirsi od emozionarsi neanche un po’. Io ci credo. Perché sennò è meglio che me ne sto a casa e straccio l’abbonamento in Posillipo. Mo mi vado a lavare i capelli, che è un rito delle partite in casa mia, al San Paolo. Chi non urla che si può fare, stasera, è juventino, destinato a piangere a vita. E Forza Napoli. Tutto il Napoli. Sempre!
Ilaria Pugliap.s. Tutta l’Italia stasera tifa per noi. Non saremo solo 70mila.