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Si ricomincia, gettiamo calcoli e calcolatrici fino a Natale

Si ricomincia. Finalmente. Dalla serata bavarese ad oggi sono trascorsi sedici lunghissimi giorni di agonia senza sfera e Catania, ultima partita in campionato da noi disputata, sembra un ricordo perso nel tempo. Sembra che sia passato un secolo, un’altra estate con annessi e connessi, con tanto di bombe di mercato giornalistiche, dichiarazioni e pronostici degli esperti e degli astrologi e un paio di spogliarelli promessi dalle veline di turno.  Mezza Europa e un paio di marziani sconosciuti sarebbero già a Gennaio disposti a vestire la maglia azzurra e noi tifosi ci siamo dovuti ridurre a parlare delle eleganti uscite degli Agnelli sul finto temporale che ha impedito una scontata vittoria giuventina, delle simpatiche scenette del sempre birichino Chiellini, di sorbirci le convocazioni di Don Cesare e la sua divertente nazionale e di completare l’ultimo album di figurine della Champions…
Ohibò, non se ne può più. Finalmente si ricomincia, eh. Nove partite in 33 giorni mi sembrano invece il miglior modo per anticipare zeppole, presepi, cotechini ed inutili parole. Mi piacerebbe anche che in questo mese si abbandonassero le calcolatrici e i turn over e che si scendesse in campo con lo stesso spirito che ha reso possibile il miracolo della scorsa stagione. Lo so, sono le gare più importanti queste, a partire proprio da quella di domani, e prima di addobbare l’albero sapremo che cosa siamo e a cosa potremo ambire e so che le energie in questo tour de force dovranno essere ben distribuite, ma penso anche che la nostra forza, oltre alla compattezza del gruppo, al valore della rosa e maniacale attenzione dei particolari del mister, è quel pizzico di follia che ci ha contraddistinto. Le rimonte, il crederci e il cuore pazzo hanno avuto una valenza fondamentale per la nostra squadra l’anno scorso e proprio Reja ne sa qualcosa… Ecco, questo è l’augurio che faccio e che mi faccio per il ciclo terribile che ci aspetta. Razionalità e follia, lo zio Walter e il Pocho. Qui c’è voglia di volare e giocare
e magari con un paio di dosi di Cavaina, che qui non se ne può più di aspettare, eh.
Ci siamo. Si ricomincia. Bando alle ciance allora, ciack, si gioca. Finalmente.Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.
Gianluigi Trapani

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