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Una palla vagante in area… e Marek

Mancano dieci minuti alla fine. Il pareggio non è storia, a cosa serve? L’urlo dei vicini s’è fatto ancora più assordante e le bandiere azzurre non mancano mai. Ricordano che, se siamo qui, c’è un preciso motivo. Vincere. Per ora è stata un’autentica battaglia. Il ritmo non è mai calato e la tensione ci rode come tarli. Sei un po’ stanco ma non si soffre più come prima. Potresti prenderti il tuo momento ora, no? Sei qui per questo…

Dai, che in mezzo ha sfondato, gli ha lasciato tre metri. La lumaca non ha nemmeno tentato di afferrargli la maglietta, dai che non lo prendono più. L’altro è sulla sinistra, in velocità, l’ha appena ricevuta. S’è allargato un po’ ma ce la fa a entrare in area. Corri, che l’ha messa in mezzo, dai, che lo facciamo. Il difensore, in ritardo, se la ritrova tra le caviglie e, istintivamente, la scalcia come gli hanno suggerito i nervi prossimi al baratro. Lei, offesa da tale trattamento, si allontana, lasciandosi ammorbidire tre volte dall’erba umida, prima di venirti incontro, piano, lentamente. E’ lì per te, un po’ a sinistra, a due metri dal dischetto. Sì, è tutta tua, baciala…

No lo so. E’ stato un attimo. Una traiettoria soave, ma decisa. S’è alzata come un falco che ha individuato la sua preda da lontano e ci si fionda. Il portiere si è afflosciato inerme, senza lottare, coricandosi sul lato opposto e lei, ipnotizzata, si è lasciata guidare tra palo e traversa prima di morire nelle maglie di una rete che riempirà pagine di giornali e cuori sognanti. Poi, l’urlo, la corsa, il boato. Il tuo, il nostro. La bocca spalancata, i denti feroci, l’ugola impazzita e dopo, immerso, fuso con noi, ad assaporare un’unica esultanza. In un istante. Nemmeno il tempo di pensare di darsi la solita pettinatina alla cresta. Nemmeno il tempo di capire. E noi qui, finalmente esplosi, sempre di più, uno sull’altro, uno dentro l’altro. Una massa, una cosa. Tu e noi, voi e noi. Noi…in una notte azzurra che, da ora, è storia.

Grazie Marek (31 Ottobre 2009, il 2-3 alla Giuve di Hamsik)
Gianluigi Trapani

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